Dopo l’esonero di Rossi abbiamo chiacchierato con Pietro Lo Monaco, direttore del Catania. Lui aveva già parlato con l’Ansa. A noi, in parte ha confermato, ma è andato oltre.
Intervistato telefonicamente da LiveSicilia Lo Monaco ha spiegato che “è difficile parlare delle faccende che avvengono in casa d’altri, d’altronde il Catania ci è passato e conosce certe situazioni”. Infatti anche i rossoazzurri presero sette gol dalla Roma all’Olimpico e lo strascico polemico tra le due società durò a lungo, tanto che per il dg etneo “l’Udinese poteva anche fermarsi dopo il quinto gol, ma poi la partita è andata come è andata”.
“Non sono sorpreso dall’esonero di Rossi – ha spiegato il direttore – e penso che il 7 a 0 sia stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. D’altronde Zamparini aveva perso fa tempo la fiducia nel mister, ma quando avviene un esonero è una sconfitta per tutta la società”. Lo Monaco, da buon intenditore e scopritore di talenti anche in panchina, ritiene Delio Rossi “un tecnico preparato che ha portato il Palermo a lottare per traguardi importanti addirittura al di là della reale qualità dell’organico”.
Non vedremo mai, per questioni di cuore, ma soprattutto caratteriali, l’accoppiata Zamparini – Lo Monaco. Lo conferma il dg rossoazzurro che dichiara di “non poter convivere con un presidente così, anche perché non si può destabilizzare l’ambiente e una squadra con le uscite che si fanno”.
“Per costruire una squadra – dice Lo Monaco – occorrono tanti elementi che devono amalgamarsi e ci vuole molta fatica. Bisogna avere anche tanta pazienza e se si fanno spesso certe uscite bisogna circondarsi di persone che la pensino così”. Dalla sponda catanese il direttore ritiene che “il Palermo possa raggiungere l’Europa League, un obiettivo molto prestigioso”. Ne sarà quantomeno soddisfatta la nipote del dg Eleonora Abbagnato, étoile e tifosa rosanero.