ADRANO. È giallo sulla morte di un camionista ad Adrano. A trovare il corpo senza vita di Salvatore Marcellino, 40enne, questa mattina intorno alle 9, all’esterno di una villetta in contrada Dagala è stata la mamma e la suocera della vittima. Le due donne sono arrivate insieme al corriere di un negozio di arredamento che oggi doveva consegnare i mobili della camera da letto. Quello che doveva essere una giornata trascorsa in famiglia dedicata al fai da te e al montaggio, si è dunque trasformata in tragedia.
Marcellino, che abitava nella villetta insieme alla convivente, stava scontando gli arresti domiciliari per l’accusa di tentato omicidio ai danni di un collega trasportatore di Messina.
Il primo a soccorrere il 40enne è stato il conducente del camioncino delle consegne. Nel frattempo la madre ha allertato immediatamente il 118: i medici arrivati a bordo dell’ambulanza hanno cercato di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Sul caso è stata aperta un’indagine su cui sta lavorando la Polizia del Commissariato di Adrano, diretta da Paolo Leone, sotto il coordinamento del pm Alfio Fragalà. Sarà l’autopsia, affidata al medico legale Francesco Amico, a determinare le cause della morte. Da una prima ispezione esterna sono state notate lievi ecchimosi alle braccia e al volto.
Nel primo pomeriggio il cadavere è stato trasportato al reparto di medicina legale del Policlinico per l’autopsia. Al Commissariato di Adrano si stanno svolgendo gli interrogatori di parenti e conoscenti della vittima. Inoltre la polizia sta effettuando una ricerca per poter ricostruire una mappatura dei sistemi di video sorveglianza della zona. Nessuna ipotesi, dunque, resta esclusa.