CATANIA – Un decalogo per Catania per la ripresa post Covid. Dalle risorse del Recovery plan e dei Fondi Comunitari alle infrastrutture programmate, dalla mobilità locale alle società partecipate, dalla tutela dell’ambiente alle nuove opportunità per l’occupazione giovanile e la lotta alle povertà. Sono dieci le proposte della Cisl, per rilanciare i temi dello sviluppo e della coesione sociale e occupazionale e per trovarsi pronti all’auspicata ripartenza. Con la speranza di contenere la crisi socio-economica, aggravata dall’emergenza sanitaria scoppiata nel 2020 e, a Catania, anche dalla forzata assenza di leadership politica.
L’esecutivo provinciale
Le proposte hanno fatto parte delle questioni poste al centro dal Comitato esecutivo provinciale di fine anno, tenuto oggi in videoconferenza alla presenza del segretario generale della Cisl siciliana, Sebastiano Cappuccio. «La disponibilità del vaccino anti-Covid – ha esordito Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese – accende una luce di speranza nella lotta contro l’emergenza sanitaria. E non a caso, don Piero Sapienza, parroco della Chiesa Madonna del Divino Amore di Zia Lisa e responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dei problemi sociali e del lavoro, ha aperto il nostro esecutivo ricordando le parole del profeta Isaia,“Sentinella, dimmi, quanto resta ancora della notte?”».
«In quelle parole vogliamo individuare, con l’arrivo del nuovo anno, la speranza di poter guardare in avanti con una punta di ottimismo, perché crediamo che la notte stia per finire ma siamo consapevoli che la strada per uscire dall’emergenza sarà ancora lunga, e non per questo dobbiamo rinunciare a impegnarci per un futuro migliore».
Catania, una città in crisi
«A Catania – ha ricordato il segretario della Cisl etnea – l’emergenza ha coinciso anche con l’assenza forzata della guida politica della città e della sua area metropolitana. Un’assenza, quella del Sindaco Pogliese, che non è stata di poco conto, considerato che ha cristallizzato il dialogo con l’amministrazione comunale sui temi sociali ed economici molto urgenti, tanto a livello strettamente locale quanto a quello metropolitano».
Secondo Attanasio «ora è necessario partire dall’assunto che arriverà la fine della parentesi fatta di sussidi, ristori e blocco dei licenziamenti, e che dunque occorrano progetti esecutivi per impegnare le importanti risorse che, in parte saranno assegnate, fanno parte dei 209 miliardi che spetterebbero all’Italia». «Per tale motivo – ha aggiunto – assieme alle federazioni di categoria della Cisl catanese, con il supporto della Cisl regionale, abbiamo pensato a una serie di temi che, nel 2021, vogliamo offrire al dibattito pubblico».
Le dieci proposte
Sono temi da affrontare per consentire la ripresa economica e dei consumi e, per quanto possibile, il mantenimento dei livelli occupazionali. Alcuni, e non pochi, di essi, attengono alle competenze locali, altre ai livelli superiori, regionale e statale. Ecco quali sono:
- Recovery plan per Catania: quali risorse e per quali progetti futuri
- Patto per Catania e infrastrutture: dare seguito progetti che riguardano l’avvio dei lavori per la “Mantellata” del porto, e la Catania Nord, c.d. Via di Fuga per l’Etna
- ZES e riqualificazione delle aree industriali per attrarre nuovi insediamenti e migliorare le condizioni delle aziende esistenti
- Partecipate comunali e metropolitane: rivisitazione del contratto di rete, consorzio tra acquedotti per ottenere fondi comunitari
- Mobilità e trasporto pubblico locale: Amt e Sostare, quali prospettive dalla fusione di due mission diverse
- Cura del mare e sistema fognario: tutela della risorsa e infrastrutturazione per offerte turistiche maggiormente attrattive
- Sanità: riformulazione della medicina territoriale e di prossimità, stabilizzazione del personale precario impiegato nella lotta al Covid
- Area artigianale di Viale Kennedy: reimpiego in chiave start-up giovanili, con 50 micro-officine
- Scuola e politiche sociali: infrastrutture, assistenza studenti disabili, correlazione con i trasporti e piani personalizzati
- Periferie: recupero delle zone di accesso alle città in termini di coesione territoriale
«Su tali proposte – ha concluso Attanasio – riteniamo che vada ripreso il confronto senza ulteriore attesa. E, nel primo incontro che lo stesso Pogliese ha promesso per metà gennaio, vorremmo esporre la nostra piattaforma su cui riteniamo occorra un immediato dibattito»