Il tribunale fallimentare di Palermo, accogliendo la richiesta della Procura, ha dichiarato lo stato di insolvenza dell’Amia, l’ex municipalizzata che gestisce la raccolta di rifiuti in città. Il provvedimento ha contestualmente stabilito che l’azienda sarà temporaneamente sottoposta all’amministrazione straordinaria da parte di tre commissari già indicati dal ministero dello Sviluppo Economico. La notizia è stata confermata dalla Procura. I commissari hanno il compito di analizzare i conti dell’azienda, di studiare eventuali possibilità di recupero economico della società e di fare, ogni sei mesi, un rendiconto sullo stato economico dell’azienda al tribunale.
Lo Cicero: “Piano credibile”
“Non posso che prendere atto della decisione del tribunale. Ritenevamo di avere presentato un piano credibile e basato su una serie di elementi che davano le garanzie dovute al risanamento dell’azienda”. Lo ha detto il commissario liquidatore dell’Amia, Gaetano Lo Cicero, commentando la decisione del tribunale fallimentare di Palermo che ha dichiarato lo stato di insolvenza dell’Amia, l’ex municipalizzata che gestisce la raccolta di rifiuti in città. Il commissario dovrà adesso abbandonare il suo ruolo, non appena gli sarà notificato il provvedimento del tribunale.
Il Pd: “Il sindaco si dimetta”
”Con la dichiarazione dello stato di insolvenza di Amia e la nomina dei commissari si apre finalmente la possibilità di far luce sulla scellerata gestione di questi anni e l’opportunità di rilanciare l’azienda per il bene della città e dei sui cittadini” dice in una nota la deputata palermitana del Pd, Alessandra Siragusa. ”Il sindaco Cammarata – aggiunge – farebbe bene a prendere atto che la decisione del Tribunale svela le menzogne che ha continuato a raccontare e a dimettersi immediatamente: lui, la sua amministrazione di centrodestra, i partiti della maggioranza che lo sostiene sono complici del dissesto finanziario dell’azienda”.
Cammarata: “Io ho vinto”
”Io, la mia sfida l’ho già vinta. In questi mesi abbiamo operato con tenacia e caparbietà per mettere ordine nei conti e nei servizi di Amia e ci siamo riusciti. La raccolta è tornata regolare, ha preso il via con successo la raccolta differenziata nella vasta area interessata dal progetto e i lavori in discarica con il coordinamento del prefetto mettono al riparo Palermo per i prossimi anni dai ritardi della Regione sui termovalorizzatori. Inoltre Amia ha raggiunto il pareggio tra costi e ricavi e non perde più da ottobre dello scorso anno”. A dirlo è il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, apprendendo che il Tribunale fallimentare ha disposto l’amministrazione straordinaria per Amia. ”Con la consulenza di Kpmg – continua il primo cittadino – Amia ha riordinato i suoi bilanci e li ha resi trasparenti e questo ci ha consentito di approvare il nuovo piano industriale e sottoscrivere il nuovo contratto di servizio. Il rendiconto consuntivo al 31 dicembre 2009 ha confermato il riequilibrio sostanziale dei conti e la consistente riduzione dell’esposizione debitoria dell’Azienda. Avevamo predisposto – prosegue Cammarata – un Piano di risanamento che prevedeva la copertura delle perdite con la creazione di un polo industriale dell’energia, dotato di un programma di investimenti con risorse già disponibili, che avrebbe messo Amia nella condizione di affrontare le sfide del mercato e la potenziale privatizzazione, e questo salvaguardando sia i livelli occupazionali che i crediti verso Amia. Sul nostro Piano di risanamento, che prevedeva la ripatrimonializzazione della società, già deliberata dal Consiglio Comunale, avevamo negoziato e ottenuto una proposta di finanziamento da parte di Sace che lo ha ritenuto credibile e quindi bancabile”. “Adesso – rileva il sindaco – metteremo a disposizione degli amministratori nominati dal Tribunale tutto quanto necessario perché possano fare il loro lavoro nel miglior modo possibile, per proseguire nella strada intrapresa che garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali e il funzionamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, cosa che il presidente Lo Cicero e l’amministrazione comunale dopo tanti sforzi erano riusciti ad assicurare. Per ogni altra considerazione aspettiamo di leggere la sentenza del Tribunale”.