C’è una aristocrazia del vaccino? Forse nella percezione di alcuni vaccinati. Nel messaggino di chi comunica: “Ho fatto Pfizer”. Come per dire: io sì che sono un immunizzato di prima classe. Questo, nella reazione popolare. E la scienza? Cosa dicono gli scienziati siciliani impegnati, fin da primo momento, sul fronte della pandemia. “Non esistono vaccini inferiori, o figli di un vaccino minore”, ne è convinto il professore Antonio Cascio (nella foto), infettivologo e direttore dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo.
Figli di un vaccino minore?
“Prendiamo AstraZeneca, con tutto quello che è successo – dice il professore -. Non può essere considerato un vaccino di serie B. Sono accaduti fatti gravi, ma gli eventi avversi esistono per tutti i prodotti, come dimostra il monitoraggio dell’Aifa. Le risposte sono individuali e comunque si sono susseguite anche informazioni un po’ distorte e contraddittorie”.
Qual è il vaccino più efficace
“Anche sull’efficacia dei vaccini bisogna essere chiari. Non sono stati portati avanti studi comparativi, dunque non c’è una risposta scientifica. Parrebbe che i vaccini a mRna, secondo i dati forniti in corso di registrazione, abbiano un’efficacia leggermente superiore. Ma tutti i vaccini sono importantissimi, come è stato dimostrato, sicuramente nella protezione della forma grave della malattia. Con tutti praticamente si azzerano le possibilità di finire in ospedale, se prendi il Covid”.
La seconda dose
Ancora il professore Cascio: “Chi ha fatto la prima dose con AstraZeneca, senza problemi, può serenamente fare la seconda e non c’è bisogno di esami specifici. Secondo me, con una protezione via via crescente, stiamo intravvedendo la fine del tunnel”.
Alla Fiera vaccinazioni sempre
E proprio per allargare lo spiraglio servono tantissime inoculazioni. A Palermo, l’hub vaccinale della Fiera ‘raddoppia’ e si vaccinerà senza soluzioni di continuità, come abbiamo raccontato QUI.
I vaccini in Sicilia
Secondo il report nazionale, aggiornato a ieri pomeriggio, la Sicilia ha somministrato 2.014.126 dosi su 2.223.075 consegnate, per una percentuale del 90,6 per cento, superando quattro regioni. La media nazionale è del 93.2 per cento.