MILANO – “Restiamo un Paese molto vulnerabile. In Germania i contagi aumentano, perché si fanno tamponi e tracciamento. Qui o se ne fanno pochi o troppi antigenici e pochi molecolari. Non ne ho idea”. Così il microbiologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, ha parlato della pandemia in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
Secondo Crisanti, anche se è calato il numero dei decessi, non si deve essere “orgogliosi di questi numeri. Dal 26 maggio a oggi ci sono state 7 mila vittime. Se mi avessero ascoltato ce ne sarebbe state molte meno. L’Italia si avvia ad avere più morti di tutta Europa e la mortalità più alta per 100 mila abitanti. Anzi, sulla mortalità siamo i peggiori nel mondo”.
Sul tema degli Open day di AstraZeneca realizzati in alcune regioni il professor Crisanti ha commentato che “se sono stati fatti per smaltire AstraZeneca è gravissimo. Comunque è tutta una comunicazione del cavolo. E’ stato un errore pazzesco dire che quello che decidevano Ema e Aifa era scolpito nel bronzo. Ora la gente è terrorizzata”. Infine sul rapporto con il governatore del Veneto, Luca Zaia, di cui era consulente. “E’ lui che, sospettando che fossi di sinistra, mi ha fatto fuori. La destra ha sbagliato tutto lo sbagliabile. Vogliono passare da liberatori, quando sono stati solo imprudenti”.