Il senatore Marcello Dell’Utri è stato condannato a sette anni di reclusione dai giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo, per concorso esterno in associazione mafiosa. In primo grado al parlamentare del Pdl erano stati inflitti nove anni di reclusione.
La corte, riformando la sentenza di primo grado, ha invece assolto Dell’Utri limitatamente alle condotte contestate come commesse in epoca successiva al 1992 perché “il fatto non sussiste”, riducendo così la pena da nove a sette anni di reclusione. I giudici della seconda sezione della corte d’appello hanno infine dichiarato il non doversi procedere nei confronti dell’altro imputato, Gaetano Cinà, che frattanto è deceduto. La sentenza è stata pronunciata dopo sei giorni di camera di consiglio. Il Pg Antonino Gatto aveva chiesto la condanna di Dell’Utri a 11 anni di reclusione.
I giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo, hanno anche condannato il senatore Marcello Dell’Utri, al quale sono stati inflitti sette anni di reclusione, per concorso esterno in associazione mafiosa, al pagamento delle spese sostenute dal Comune e dalla Provincia di Palermo che “si liquidano per ciascuna di esse in complessivi sette mila euro”. La corte ha inoltre indicato in 90 giorni il termine per il deposito della sentenza.