“So bene che è più facile scorgere le brutture della nostra Palermo, specie quelle che saltano subito all’occhio, i disagi nei quali da sempre sembra immobilizzata. Ad uno sguardo più attento si riconosce che c’è troppo poco senso di responsabilità che soggiace a tante di queste brutture. E questo ad ogni livello, specie quando il disinteresse e l’egoismo diventano sostrato culturale che impoverisce le straordinarie potenzialità di questa nostra città”. Lo ha detto il cardinale di Palermo, Paolo Romeo, nell’omelia pronunciata in piazza San Domenico, in occasione della solennità dell’Immacolata. “E’ certamente evidente – prosegue l’arcivescovo – lo stallo politico-amministrativo che attanaglia questa ‘Palermo felicissima’. Risentiamo senza dubbio di un effetto a cascata a partire dalla situazione regionale e nazionale. Ma lo stallo sembra essere anche quello delle tante coscienze che non credono più nel cambiamento e che non si impegnano in una vera responsabilità condivisa”.
Dice ancora Romeo: “Ci addolora sapere delle tante famiglie che fanno grosse difficoltà ad arrivare a fine mese. Ne condividiamo la sofferenza nel bisogno. La povertà è attorno a noi, è vicina a noi. Ne avvertiamo l’abbrutimento in cui pian piano fa decadere l’uomo. La comunità ecclesiale auspica che nella nostra città strumenti socio-assistenziali sempre più efficaci possano provvedere ad interventi puntuali che rispettino la dignità dei poveri. Ma non è questa – si domanda il cardinale – una grande occasione per fare appello alla responsabilità di tutti? Per scoprire o riscoprire la solidarietà reciproca e il senso della comunione fra tutti i figli di Dio? Non è l’occasione per passare dalla risposta della sobrietà alla risposta della carità?”.