POTENZA – Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Potenza, Lucio Setola, ha rinviato a giudizio i responsabili di due case di riposo di Marsicovetere e Brienza (Potenza) dove nel pieno dell’emergenza sanitaria, nel 2020, si registrarono 22 morti fra gli anziani ospiti.
L’inizio del processo è fissato per il prossimo 17 novembre. I rinviati a giudizio sono Nicola Ramagnano e Romana Varallo, gestori della casa di riposo di Marsicovetere, e suor Fulgenzia Sangermano, che dirigeva la casa di riposo di Brienza.
Gli imputati davanti al gup, poi rinviati a giudizio, sono stati prosciolti dal gup dall’accusa di epidemia colposa. Le accuse per Ramagnano, Varallo e Sangermano sono di omicidio colposo plurimo e falso, ma per i primi due anche di circonvenzione di incapace. Se il gup avesse condiviso l’accusa di epidemia colposa i tre sarebbero stati rinviati a giudizio davanti alla Corte d’Assise. Quando l’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza portò all’arresto di Ramagnano e Varallo, nel marzo scorso, il procuratore Francesco Curcio parlò della casa di riposo di Marsicovetere come non di un “semplice focolaio” ma la definì un “altoforno”, mentre il gip parlò, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, di “una vera e propria strage”.