MESSINA – I morti pagano la Tares. Succede a Messina, dove l’amministrazione comunale non ha tenuto conto, nell’applicazione della tassa, dei decessi avvenuti nel 2013. In queste ore stanno arrivando i bollettini di pagamento alle 70mila famiglie messinesi: in molti casi i cittadini si sono visti raddoppiare il costo del servizio a distanza di un solo anno. Moltissimi gli errori nei conteggi: gli uffici comunali non hanno infatti tenuto conto delle variazioni dei nuclei familiari per decessi, né è stata data la possibilità alle famiglie, attraverso una preventiva comunicazione, delle avvenute modifiche.
Non ci sarà la possibilità di effettuare alcuna variazione nemmeno rivolgendosi all’ufficio Tributi, che in queste ore è stato letteralmente preso d’assalto dai messinesi che chiedono spiegazioni. Le intervenute variazioni, e quindi eventuali detrazioni, si potranno scontare nella Tares 2014. Il caso lo ha sollevato l’ex consigliere comunale Peppe Chiarella, su facebook. Al momento non è stato possibile ottenere una replica dall’assessore al Bilancio, Guido Signorino.