“Sono molto orgoglioso e contento per l’affetto della gente. Ringrazio i miei compagni. Se faccio bene è merito loro. Un grazie anche al mister e allo staff tecnico”. Lo ha detto l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli, ospite della puntata odierna di “Tgs Studio Sport”. Il centravanti pugliese ha raccontato le proprie emozioni per il grande affetto che la tifoseria del Palermo gli ha sempre rivolto. “Da quando è arrivato, Ballardini mi ha dato responsabilità e mi ha fatto sentire un giocatore importante. Sto bene a Palermo – aggiunge Miccoli – ho trovato quello che cercavo. C’è uno staff medico che mi ha sempre aiutato, un allenatore che mi ascolta. Insomma, ho trovato un ambiente ideale e sarebbe complicato iniziare da zero altrove.
La differenza di rendimento tra le gare casalinghe e quelle in trasferte? Certamente non è una carenza di personalità, la rimonta di San Siro contro l’Inter lo testimonia. Sarà un rush finale di campionato molto affascinante, sono convinto che se facciamo sei punti nelle prossime due partite possiamo andare in Uefa. Per la Roma sarà molto difficile andare a vincere in casa del Milan che lotta per il secondo posto. Nonostante siamo dietro i giallorossi la qualificazione dipende da noi”.
Miccoli prova ad individuare le differenza fra due giocatori: l’uruguaiano Cavani, attuale compagno di squadra e il brasiliano Amauri, ex rosanero, da quest’anno in forza alla Juventus. “Sono due giocatori diversi. Cavani non è una prima punta, è un ragazzo molto giovane che migliorerà e crescerà ancora. E’ veloce e ha un buon tiro, nel complesso è un bravo giocatore. Amauri, invece, è una prima punta a tutti gli effetti. Sono felice per aver eguagliato il mio record di reti in campionato – aggiunge Miccoli – ma lo sono altrettanto quando metto i miei compagni nelle condizioni di segnare”.