San Berillo, laboratorio sull'identità |Parte il progetto “Trame di genere” - Live Sicilia

San Berillo, laboratorio sull’identità |Parte il progetto “Trame di genere”

Il laboratorio drammaturgico è rivolto ad attori non professionisti e rappresenta un tassello di un percorso più ampio incentrato sul quartiere. C’è tempo per iscriversi fino al 29 febbraio.

teatro sociale
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CATANIA – San Berillo: parte “Trame di genere”. Un laboratorio drammaturgico sulle identità di genere per costruire relazioni di comunità attraverso gli strumenti del teatro sociale, nato all’interno di Trame di quartiere, “progetto d’innovazione culturale volto a riscoprire il patrimonio culturale materiale e immateriale di un luogo, rafforzare le relazioni cooperative tra le comunità che lo abitano e costruire un’offerta culturale al fine di attivare processi di rigenerazione urbana”.

Nasce così nel ventre di San Berillo un cammino comune con gli abitanti del quartiere, ma aperto a tutta la città tessendo trame all’interno di un quartiere composito dove vivono catanesi, sex workers e comunità di migranti: una realtà urbana complessa. Il progetto si svolge nell’ambito del concorso di idee “Boom Polmoni Urbani” e prevede l’avvio di due laboratori: uno di documentazione audiovisiva, “San Berillo Web Serie Doc”, per realizzare una narrazione documentaristica a episodi su tematiche legate al quartiere, l’altro sulla “drammaturgia di comunità” che affronterà di volta in volta diversi temi.

Il laboratorio “Trame di genere” è il primo momento dedicato al teatro sociale e seguirà il filo conduttore delle tematiche di genere. La scelta del teatro sociale è quasi obbligata “perché consente di dare voce alla comunità”. “Il laboratorio è un momento in cui si crea maggiore condivisione, il vissuto delle persone emerge con un’intimità diversa rispetto ad altri strumenti come le interviste in profondità e le storie di vita”, spiega Luisa Sannella, una delle responsabili del progetto. Il primo step è stato quello di incontrare le donne del quartiere e istaurare un primo contatto. “Abbiamo iniziato con le passeggiate e abbiamo ottenuto riscontri positivi dalle ragazze che lavorano nel quartiere”. “Nel teatro sociale sono importanti i tempi della comunità sia quotidiani e festivi”.

Per questo le ragazze di Trame di quartiere in occasione del capodanno hanno condiviso con le donne di San Berillo un momento simbolico nel solco della tradizione: gettare via e lasciarsi alle spalle qualcosa di vecchio in vista di un nuovo inizio. “Abbiamo chiesto loro di scrivere qualcosa che volessero andasse e via su un foglio e lo abbiamo bruciato”, spiega Sannella. Come nella migliore tradizione del teatro di comunità l’obiettivo è di tipo sociale, culturale e artistica, non estetico ma etico nella misura in cui “questo teatro non si guarda ma si fa” e i contenuti si costruiscono in itinere sulla base “delle urgenze e bisogni avvertititi dalle persone che partecipano e anche le forme in cui vengono espresse”.

Per questo il laboratorio è rivolto ad attori non professionisti. Un tassello all’interno di un percorso più ampio che porterà alla realizzazione, nel corso di tre anni, “di uno spazio espositivo e di documentazione sulla memoria di San Berillo, nel quartiere all’angolo di via Pistone e via delle Finanze, uno stabile che un privato ci ha consegnato in comodato d’uso gratuito” spiega Andrea D’Urso, coordinatore del progetto. L’obiettivo è recuperare il quartiere e lanciare un segnale “in controtendenza rispetto al quadro generale”.


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