PALERMO – Ricomincia da capo il processo che si svolge a Palermo, davanti alla terza sezione penale, a un uomo di quarant’anni accusato (e condannato in primo e secondo grado) di violenza sessuale sulla nipote disabile. La Cassazione ha infatti annullato a settembre scorso le sentenze, facendo ripartire tutto dal primo grado. Il gup rigettò la richiesta di abbreviato condizionato. I legali dell’imputato reiterarono la richiesta davanti al tribunale e il processo si svolse in abbreviato, ma non “condizionato”, dando luogo così al vizio di forma. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe esercitato abusi sessuali su una nipote disabile a Bagheria (Pa), che era stata allontanata dalla madre sofferente di disturbi psichici e affidata alla nonna. La vicenda che risale al 2004, era venuta fuori dalle testimonianze della ragazza. I parenti, invece, hanno negato le violenze. (ANSA)
La Cassazione ha a settembre scorso le sentenze, facendo ripartire tutto dal primo grado. Ecco perché gli ermellini hanno riportato tutto alla casella iniziale. (nella foto la corte di Cassazione).
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