Stop a conferimento organico |Drago: "Pronti ad azione legale" - Live Sicilia

Stop a conferimento organico |Drago: “Pronti ad azione legale”

Troppa differenziata, non c'è dove conferirla. L'allarme del primo cittadino di Aci Castello.

emergenza rifiuti
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CATANIA – Troppa differenziata, non c’è dove conferirla. Il paradosso nella terra dei paradossi, la Sicilia dove, dopo l’emergenza rifiuti e la costituzione dell’Ufficio speciale, i Comuni, molti di questi almeno aumentato sensibilmente la frazione organica raccolta ma non hanno dove conferirla. Le piattaforme esistenti, eccetto quella di Kalat ambiente, sono infatti arrivate al limite e non possono più accettare materiale dagli Enti.

Dopo l’allarme lanciato dal sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, costretto a fare pagare di più i cittadini che, in pochi mesi, hanno contribuito a portare la differenziata del Comune etneo a oltre il 60%, adesso è il primo cittadino di Aci Castello a protestare. “Vanificati i nostri sforzi per la raccolta differenziata – afferma  Troveremo i responsabili di questo danno per le nostre comunità. Sono rimasto allibito – afferma il sindaco – dopo aver ricevuto la notizia che, da domani, gli impianti dell’area etnea (eccetto “Kalat ambiente” che dovrà servire i comuni di competenza), che fino ad oggi hanno accolto la frazione organica della raccolta differenziata dei nostri comuni, saranno chiusi per esaurimento degli spazi disponibili. In questo modo tutti i nostri sforzi per raggiungere le più alte percentuali di raccolta differenziata possibili saranno vanificati in un sol colpo, essendo che la discarica dovrà necessariamente associare l’organico all’indifferenziato”.

Il presidente della Srr della Città metropolitana di Catania, Massimo Rosso, aveva parlato, proprio a Livesicilia della possibilità di apertura di un nuovo impianto, ma a quanto pare i tempio non sono ancora maturi. Nel frattempo, con la stagione calda appena agli inizi e i paesi del litorale presi d’assalto dai turisti, però il problema resta. Tanto che Filippo Drago annuncia per le prossime ore la costituzione di un gruppo di lavoro di legali ed esperti per avviare ogni azione possibile a tutela dei cittadini “che saranno indubbiamente danneggiati – scrive – da questo improvviso stop sull’abbancamento dell’organico.

 “E’ una vergogna ciò che sta accadendo perché, nel giro di poche settimane, vedremo scendere vertiginosamente la quota di differenziata effettuata, di certo non per colpa nostra perché noi continueremo a conferirla in discarica con lo stesso sistema. Siamo furibondi perché i costi aumenteranno e dovremo correre il rischio di vederci accollata anche la sanzione dell’ecotassa. Certo è che i responsabili di tutto questo non potranno continuare ad agire indisturbati – rincara la dose il primo cittadino – perché verranno scovati e dovranno dare conto alla cittadinanza del totale immobilismo che ha condotto a questo. Siamo stanchi di pagare e soccombere grazie al menefreghismo di chi, invece, avrebbe dovuto già da tempo prevedere tutto ciò e siamo anche pronti a proteste più clamorose se da Palermo non arriveranno subito misure correttive”. 


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