Acireale, spari all'amico per gelosia: due denunce - Live Sicilia

Acireale, spari all’amico per gelosia: denunciati due fratelli

La violenza a causa della relazione con una ex
AGGRESSIONE
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CATANIA – Due fratelli di 17 e 21 anni sono stati arrestati per avere sparato a un amico dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale. I due sono stati denunciati per lesioni personali aggravate in concorso.

Acireale, il ricovero in ospedale

Intorno alle 19:00 i militari erano stati avvisati da personale medico dell’ospedale Santa Marta e Venera della presenza, all’interno del locale pronto soccorso, di un minore 17enne che presentava all’avambraccio sinistro una ferita compatibile con un colpo d’ama da fuoco oltre a vari traumi probabilmente causati da percosse.

Immediatamente arrivati presso il nosocomio, i militari hanno acquisito le preliminari informazioni dal ragazzo che, in quel momento, si trovava in compagnia del padre 54enne.

Il litigio

È così emerso che la causa di quelle ferite erano verosimilmente riconducibili ad un litigio sorto con un coetaneo, suo vecchio amico, che gli rimproverava l’amicizia stretta con la propria ex fidanzata.

Il 17enne convinto a non perdere una così datata amicizia, lo aveva contattato telefonicamente concordando con lui d’incontrarsi presso la sua abitazione per chiarire ogni aspetto della vicenda, così, accompagnato da un amico anche lui minorenne, si sarebbe recato presso l’abitazione acese del rivale.

L’aggressione

Qui, però, l’incontro avrebbe immediatamente preso un risvolto inaspettato per la giovane vittima. Appena aperta la porta dell’appartamento il suo contendente, in compagnia del fratello maggiorenne, ha intimato all’amico della vittima di andare via. Chiusa la porta d’ingresso, i due avrebbero colpito ripetutamente il malcapitato.

Lo sparo e la fuga

Dopo i primi pugni sul volto, il maggiorenne avrebbe trattenuto per le spalle la vittima, mentre il fratello minorenne avrebbe continuato a colpirlo in tutto il corpo con un blocco antifurto per auto in ferro nonché, nonostante il 21enne gli avesse raccomandato di non farlo, si sarebbe armato di un fucile ad aria compressa sparandogli un colpo sull’avambraccio, che avrebbe causato anche la ritenzione del proietto.

A questo punto il maggiorenne avrebbe aspramente redarguito il fratello, consentendo alla vittima di fuggire la quale, riunitasi con l’amico precedentemente fatto allontanare, avrebbe contattato il genitore con il quale si sarebbe poi recato in pronto soccorso. Qui i sanitari gli hanno diagnosticato una prognosi di 20 giorni per trauma facciale con ferita lacero contusa e trauma all’avambraccio sinistro da presenza di corpo estraneo rimosso.

La perquisizione

Gli accertamenti immediatamente effettuati dai militari hanno portato alla perquisizione dell’appartamento che i due fratelli condividono con i genitori. Proprio il padre, ben consapevole dei fatti accaduti, ha consegnato ai Carabinieri il fucile utilizzato dal figlio prelevandolo sotto alcuni cespugli di erba nei pressi della palazzina, mentre i Carabinieri, estendendo la ricerca nelle pertinenze dell’abitazione, hanno rinvenuto anche una pistola ad aria compressa.

Le armi rinvenute, di libera vendita, sono state inviate al Ris Carabinieri di Messina per accertarne la regolarità o la manomissione per accrescerne le potenzialità offensive.


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