PALERMO – “Il braccio di ferro oggi in IV commissione tra Governo e parlamentari del Partito Democratico sulla necessità di approfondire l’articolo 3 del ddl sulla gestione dell’acqua presentato da Crocetta, ha nettamente mostrato le posizioni riguardo alla ripubblicizzazione delle risorse idriche.. Alla domanda dell’assessore Marino su quale sia la differenza tra il suo disegno di legge e quello del Pd, la risposta non può che essere che il Pd vuole che la gestione delle risorse idriche sia affidata ad Aziende municipalizzate, consorzi di Comuni e Comuni, mentre nel testo del governo l’unica ipotesi è quella di una gestione centralizzata da affidare ai privati”. Lo dicono il presidente del gruppo parlamentare Pd, Baldo Gucciardi, i componenti democratici della IV commissione, Marika Cirone Di Marco, Concetta Raia, Fabrizio Ferrandelli, Gianfranco Vullo, ed i parlamentari presenti alla riunione, Mariella Maggio, Antonella Milazzo e Giovanni Panepinto.
“Vorremmo ricordare all’assessore – sottolineano i parlamentari – che durante la campagna elettorale per le ultime regionali il presidente Crocetta ha certamente espresso tesi diverse da quelle contenute nel ddl oggi proposto al Parlamento. Con tutto il rispetto per l’assessore Marino, non pare esista alcuna assonanza tra il programma di Governo, che il Pd ha contribuito a scrivere, ed i comportamenti in IV commissione che mostrano solo un tentativo di abbraccio tra l’assessore ed il Pdl. E’ difficile comprendere – continuano – anche la reale opinione di deputati del Movimento 5 stelle che, in linea di principio sono per l’acqua pubblica, ma nella realtà sembrano essere fautori dell’acqua pubblica gestita da privati. Una confusione che coinvolge anche l’MPA con 3 deputati a favore della ripubblicizzazione e l’onorevole Di Mauro, rigoroso custode del pensiero dell’assessore Marino. La sagra dell’ipocrisia – concludono Gucciardi, Di Marco, Raia, Ferrandelli, Vullo, Maggio, Milazzo e Panepinto – volge al termine: il Pd in maniera netta è coerentemente a favore dell’acqua pubblica, dicano gli altri gruppi, a partire dal Megafono e da Movimento 5 stelle, da che parte stanno”.
Anche i tre parlamentari dell’Mpa contrari al ddl del governo si fanno sentire: “Impegnato ad accreditarsi come portatore di una “rivoluzione”, il Presidente Crocetta, in questo caso accompagnato (a sorpresa?) da esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle, deve aver confuso il significato del termine, che forse è per lui sinonimo di “voltafaccia”. Lo dichiarano Vincenzo Figuccia, Giovanni Greco e Giovanni Losciuto, deputati regionali del Partito dei Siciliani MPA. I tre parlamentari affermano che “non si spiega altrimenti il comportamento del Presidente della Regione e del Presidente della IV Commissione (Trizzino, ndr) che dopo aver fatto la gara a chi difendeva di più l’acqua pubblica in campagna elettorale, sono ora diventati i principali sponsor di un disegno di legge che nei fatti trasforma in carta straccia la volontà degli elettori espressa con il Referendum che, anche in Sicilia e anche grazie ad importanti prese di posizione del mondo della società civile, della Chiesa e dell’associazionismo, ha visto la quasi totalità dei cittadini esprimersi per l’acqua pubblica.” Per Figuccia, Greco e Losciuto, “il Disegno di legge sulla gestione dell’acqua presentato dal Governo Crocetta e di fatto sostenuto dal Presidente della Commissione ricalca infatti vecchie logiche: tutela degli interessi dei privati; nessuna garanzia di servizi e tariffe contenute per i cittadini; sottomissione dell’acqua, bene fondamentale ed inalienabile, alle logiche del profitto. Forse però Crocetta e Trizzino hanno scelto di non scontrarsi con alcuni dei poteri forti che a parole dicono tanto di voler combattere, preferendo interessi privati a quelli dei cittadini.” I tre deputati sono convinti del fatto che la strada del DDL in Assemblea non sarà così scontata come sembra. Per i parlamentari del PdS-Mpa, infatti “queste proposte sono in aperto conflitto con il volere dei cittadini e contro la sensibilità di molti parlamentari che, dubitiamo, resteranno a guardare”.
In serata la replica di Giampiero Trizzino, deputato del M5S e presidente della commissione Ambiente e territorio: “Figuccia, Greco e Lo Sciuto abbiamo il coraggio di dire le cose come stanno – dice -. Il disegno di legge lo ha presentato il Governo e lo hanno firmato l’onorevole Crocetta e l’assessore Marino. Non porta né il mio nome né quello di nessun altro componente del M5S, che, tra l’altro, ha da sempre difeso il disegno di iniziativa popolare. Per il futuro invito i tre deputati, se lo vorranno, ad essere più presenti in commissione in modo che possano conoscere i reali sviluppi dei lavori parlamentari, evitando così di mettere in giro notizie false”.