PALERMO – Non arriva la sospensiva per l’appalto dell’acquedotto di Gela-Aragona. Lo ha deciso il Cga, non ravvisando il “fumus boni iuris”, cioè la fondatezza, nel ricorso presentato da una società arrivata terza contro Siciliacque (difesa da Carlo Comandé) e la cooperativa CCC (difesa da Nunzio Pinelli), che si è aggiudicata l’appalto. La procedura, dunque, resta valida.
Acquedotto di Gela |Non c’è la sospensiva
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Bocciato il ricorso contro Siciliacque.
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