PALERMO – “Il Tribunale ha assolto l’imputato, verosimilmente, perché avrebbe ritenuto non utilizzabili le dichiarazioni accusatorie rese dalla persona offesa. Quando Sanfratello, infatti, è stato sentito dalla polizia giudiziaria nel 2010 per esporre tutti i fatti di estorsione subiti dal 2000 in poi, lo stesso non ha parlato del diretto coinvolgimento di Andrea Gioè nell’imposizione del pizzo”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione Addiopizzo. “Sanfratello è stato sin dall’inizio assistito e supportato dal Comitato Addiopizzo e Libero Futuro e, dopo un lungo e travagliato percorso di ribellione al sistema mafioso, ha infine deciso di rimediare alle omissioni che avevano caratterizzato parte delle sue dichiarazioni – si legge nel comunicato -. Nel corso del processo, infatti, prima che si chiudesse il dibattimento, la persona offesa ha ricostruito dettagliatamente anche il ruolo criminale di Andrea Gioè con riferimento alle estorsioni subite. Tutto ciò, purtroppo, non è bastato”.
“Libero Futuro e Addiopizzo confermano la piena fiducia nei confronti della ditta e dell’imprenditore, con la convinzione che al più presto venga ristabilita la verità ed adeguatamente tutelata la posizione dell’odierna persona offesa”.