PALERMO – “Da oggi il partito è più forte e più unito. Adesso, bisognerà pensare alle emergenze dei siciliani, da gennaio si riparlerà di rafforzamento politico della giunta”. Il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo brinda ai risultati delle primarie. Lo fa accompagnato da dirigenti e volti nuovi del Pd. Con lui Fabrizio Ferrandelli e Pino Apprendi, Baldo Gucciardi e Tonino Russo, il presidente della commissione per le primarie Alfredo Rizzo e al coordinatore regionale dell’area dei renziani, Gandolfo Librizzi.
“Quella di ieri – ha detto Lupo – è stata una grande vittoria del partito. E per questo devo ringraziare i tanti volontari che si sono spesi perché tutto funzionasse per il meglio. Il voto conferma la grande voglia di cambiamento della nostra gente. Un fatto che ci investe di maggiori responsabilità anche in vista del prossimo congresso regionale, che secondo Statuto dovrà essere celebrato entro marzo”.
Ma la scelta del nuovo segretario nazionale è anche l’occasione per riaffrontare alcuni temi riguardanti l’assetto dell’Isola messi un po’ in freezer in attesa dell’esito delle primarie: “Il partito esce più unito – ribadisce Lupo – e questo fatto ci deve aiutare a ‘fare quadrato’ sui problemi reali e più urgenti dei siciliani. Rimpasto in giunta? Il nostro richiamo al presidente Crocetta è sempre lo stesso: crediamo che il governo debba essere rafforzato e noi vogliamo contribuire, aiutando così il presidente della Regione a governare meglio. Intanto, però, bisognerà lavorare molto sui nodi stringenti di bilancio e finanziaria, sulla proroghe ai precari e su alcune riforme importanti come quella delle Province e dell’acqua pubblica. Noi su questi temi ci saremo, e vogliamo esserci da protagonisti. Poi, il presidente ha fissato a gennaio l’appuntamento buono per tornare a parlare della composizione della giunta. E a gennaio, ne riparleremo”.
E per scendere nel dettaglio dei provvedimenti-chiave che l’Ars dovrà affrontare e approvare nelle prossime settimane, Lupo rivela: “Già domani una rappresentanza di deputati nazionali del Pd – dice – incontrerà il governo nazionale, insieme all’assessore regionale Luca Bianchi, per discutere la possibilità di prevedere una deroga al patto di stabilità per le proroghe dei precari. Dobbiamo far capire una volta per tutte a Roma – prosegue Lupo – che la Sicilia non chiede un euro. I soldi li ha già in bilancio. Chiede solo di poterli spendere per garantire il lavoro a 23 mila persone”.
“E’ inutile nascondere – commenta Baldo Gucciardi – che sul tema dei precari il governo regionale ha avuto qualche difficoltà di interlocuzione con quello nazionale. Roma deve approcciarsi nei confronti della Sicilia e del Sud in maniera diversa. E le parole di Renzi, che ha citato non a caso le tragedie di Lampedusa possono essere lette proprio come il segno di una nuova attenzione verso il Mezzogiorno”. Insomma, per il momento ci sono delle emergenze da sistemare. Poi, si tornerà a parlare di rimpasto. “Questo sarà un periodo di grande lavoro – spiega Gucciardi – poi si riparlerà di giunta. Ma non è e non è mai stato un problema di ‘poltrone’. Sul alcuni temi caldi, questa maggioranza spesso ‘balla’. Serve un maggiore coordinamento, un rapporto più stretto tra esecutivo e partiti”.
Intanto, il Pd parte da Renzi. Un successo largo, che ridisegna il partito. Ma che viene letto in maniera diversa tra i dirigenti del Pd presenti alla conferenza stampa di oggi. “Non si può non segnalare – dice Tonino Russo – che i dati in Sicilia del candidato Cuperlo siano di gran lunga migliori rispetto al resto dell’Italia. Adesso il Pd però può tornare a discutere della giunta di governo in Sicilia, nella quale, al momento, non è presente. Va presto colmata questa lacuna”. Per Galdolfo Librizzi, invece, “il risultato delle primarie non è in discussione. Adesso – aggiunge – bisogna tradurre questa voglia di cambiamento in atti concreti e in un vero cambio di passo. Tra gli eletti con Renzi figurano certamente politici che hanno messo in campo la propria esperienza ma anche tanti, tantissimi volti nuovi”. Anche per Fabrizio Ferrandelli “la vittoria di Renzi è chiarissima. Il governo regionale? Noi abbiamo sempre criticato nel merito, e mai alla ricerca di poltrone, che non ci interessano. Ritenevamo una follia quella di togliere il sostegno al governo, dopo aver contribuito in maniera decisiva a far eleggere il governatore. Ma è un tema che torneremo ad affrontare presto”. A gennaio, per la precisione.
Fate presto, confrontatevi, fate riunioni, andate a Palazzo D’Orleans perché per i prossimi 30 anni la sinistra può solo sognare di avere un altro Presidente della Regione.
spero tanto che il prossimo presidente di sinistra sia meno bordellaro di questo, non si capisce un tubo.
NON RIESCO A CAPIRE TITOLI COME QUESTO:
“Adesso il Pd è più forte
A gennaio il rimpasto in giunta”.
MA IL PD E’ PIU’ FORTE PER QUALE MOTIVO?
PER AVERE FATTO LE PRIMARIE ED ELETTO UN SEGRETARIO DI UN PARTITO?
UN VOTO MULTIETNICO, DOVE HANNO PARTECIPATO, ITALIANI, COMUNITARI ED EXTRACOMUNITARI.
Adesso i cittadini che sono andati ai gazebo sono piu’ forti e riguardo alla dirigenza siciliana hanno detto che deve andare via!
Il succeso di Renzi e la solitaria affermazione di Civati vogliono dire questo!
Cerchiamo un candidato Presidente insieme al M5S e andiamo ad elezioni per disintossicare la Sicilia.
E’ la fine di una Storia e l’ Inizio di un percorso di cui la Sicilia ha bisogno.
sinistra!?
Urgentemente e prioritariamente bisogna sostituire segretarie, professoresse, ex sindacaliste e, con ulteriore urgenza, romani (cioè nemici dei siciliani).
Guardateli bene……….. con attenzione……………. sono soggetti che prima si “sputano” addosso e poi mangiano nello stesso piatto. Cosa riesce a fare la politica. Quello a sinistra (scilipoti ferrandelli) ha praticamente “sputato” a tutti ma continua a mangiare con tutti, ma all’occasione diventano tutti buoni. Il nuovo che avanza!!!
Spero che il M5S non scenda mai a compromessi con certi soggetti del PD.
CARO LUPO E NOI DELLA FORMAZIONE NN SIAMO NULLA.DI NOI NN SE NE PARLA IN CHE MODO BISOGNA RIFORMARE.
L’unica risposta seria l’avrete al momento delle nuove elezioni, un consiglio, cambiate il nome del partito da PD a PNO (Pecunia non Olet), per i non latinisti, il denaro non ha odore, e aggiungo, colore o ideali.
SALVE A TUTTI : NOI POPOLO SALVIAMO A LORO MA LORO NON SI DEGNIANO DI CAPIRCI CI HANNO TOLTO LA DIGNITA’, NON PARLO X IL PD X TUTTI I POLITICI SE NOI LI ELEGIAMO SIGNIFICA CHE LORO CI DEVONO GARANTIRE , APPENA VINCONO CI SALUTANO A TUTTI E POI X FINIRE CI DICONO CHE NON POSSONO FARE NULLA ALLORA XKE’ VOLETE ESSERE AIUTATI??? X DERUBARCI ANCHE LA DIGNITA MA VEDETEVI LA VOSTRA TUTTI PROMETTONO MA NESSUNO FAI I FATTI NON SAPPIAMO +++ DI KI AVERE FIDUCIA XKE LA POLITICA NON HA ++++ COLORE SONO TUTTI UGUALI . KI VUOLE FARE QUALKOSA X L’ITALIA nessuno pensano solo per TOGLIRCI TUTTO … SCUSATEMI MA PUTROPPO DICO TUTTO QUESTO XKE SONO ARRABIATO VIVO CON 800 EURO AL MESE + GLI ASSEGNI E PIENO DI DEBITI VEDONO DI FINIRLA E FANNO LE PERSONE SERIE CMQ VORREI FARE CAMBIO CON 1 DI LORO X 1 MESE VORREI VEDERE QUANTO CI DURANO I SOLDI IO DICO QUALKE ORETTA MASIMO 1GG A NOI 1 MESE . SI FANNO L’ESAME DI COSCENZA PRIMA DI CANDIDARSI TUTTI SIAMO BRAVI A CANDIDARSI X FREGARE AL PROSSIMO MA NON LO FACCIAMO .
Narra il noto politico Pierferdinando Casini che tanto tempo fa, da giovane cavallino rampante DC, fu ricevuto insieme al suo gemello Marco Follini da Mariano Rumor, dinosauro scudocrociato ormai in declino.
I due notarono che per tutta la durata dell’incontro, un’ora, il telefono del vecchio ex potente non squillò mai.
Conclusero, pertanto, che egli fosse finito.
Avevano ragione.
Poco meno di un anno fa, dopo il trionfo alle primarie, la valanga di preferenze alle parlamentarie di Capodanno per i fidati aspiranti onorevoli-scendiletto, i sondaggi che si susseguivano esaltanti, i vari boss, nazionali e locali, del PD targato Bersani erano all’apice del successo.
I loro telefonini erano incandescenti.
E loro iniziavano ad avvertire, persino, una certa allergia ai fans.
Tanto che, in più di un’occasione, il re delle metafore ed i suoi più potenti satrapi si sottraevano, ritrosi come virginee pulzelle, ai bagni di folla plaudente.
Lasciandosi dietro una scia, sempre più minacciosamente lunga, di delusi.
Il tutto mentre, nel frattempo, il rinato Caimano, raccattava per strada pure le frattaglie…
Si sa com’è finita, con il premio di maggioranza alla Camera acciuffato solo per un soffio ed il Senato balcanizzato.
E con l’autore delle lenzuolate ridicolizzato in streaming dal memorabile duo Crimi-Lombardi.
Adesso, col 2013 ancora in corso, il caro Pierluigi sta ormai ai giardinetti, probabilmente pensando ad un suo libro di…metafore (che avrebbe un successo immenso), l’eterno Lidemaximo, dopo aver schizzato gli ultimi, inutili schizzi di veleno contro Matteo Renzi, comincia a somigliare sempre più alla mummia di Tutankhamon, mentre tanti ras locali, che rimangono, per adesso, strenuamente attaccati alle loro pericolanti poltrone di sindaco o di consigliere regionale, osservano, desolati, i loro cellulari “che pigolano sempre più piano” e sempre più raramente…
Si, come racconta Casini, è proprio dura la vita dell’ex potente…