COMISO (RAGUSA) – “All’aeroporto di Comiso non sono mancate e non mancheranno le risorse finanziarie regionali e nazionali. Ciò che mi sembra sia mancato in tutto questo tempo è la strategia e la capacità di pianificazione per gestire la difficile convivenza con lo scalo etneo di cui il Pio La Torre non è né la dependance né la ruota di scorta”. Così il deputato nazionale Nino Minardo.
Minardo: “Si lavori per il 2026”
“Ormai – continua il parlamentare ibleo – non c’è nessuna aspettativa per i voli della stagione estiva. Bisogna iniziare a lavorare per il prossimo anno e soprattutto per il futuro con la consapevolezza che lo scalo di Comiso richiede attenzione continua e nuova intelligenza strategica, anche perché bisogna essere consapevoli che la strada del cargo e della logistica non è la panacea di tutti i mali, anzi può rappresentare, come più volte evidenziato dagli imprenditori locali, un clamoroso autogol”.
“Serve incontro Sac-Salvini”
Il presidente della commissione Difesa di Montecitorio, infine, annuncia: “Chiederò al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini di incontrare il nuovo Cda della Sac che mi auguro prenda forma la prossima settimana, perché è necessario sapere subito come intende muoversi la prossima governance della Società aeroporto Catania che, come è noto, da tempo gestisce interamente anche l’aeroporto Pio La Torre di Comiso”.