PALERMO – Una robusta voce di spesa. Per un affare che ogni anno vale 33 milioni. A carico, ovviamente, dei contribuenti. Alla Regione costa 33 milioni l’affitto di immobili da usare per enti, assessorati e uffici pubblici: in particolare, si tratta di 21 milioni di euro all’anno riservati alla locazione degli edifici inseriti nel Fondo immobiliare pubblico Regione siciliana (Fiprs) e altri 12 milioni di euro per l’affitto di edifici in mano a privati. Ma adesso l’assessorato all’Economia vuole vederci chiaro, innanzitutto con un censimento del quale il nuovo numero di “S” anticipa i dettagli.
I costi “puri”, in realtà, sono un po’ più bassi. La Regione, infatti, detiene il 35 per cento del Fiprs, fondo composto da 32 edifici ceduti dalla stessa amministrazione nel 2007, quando era in cattive condizioni economiche e aveva bisogno di liquidità. Per questo se 21 milioni escono dalla porta, altri 7 milioni e mezzo rientrano dalla finestra, come quota del Fiprs. Tutti in uscita, invece, i 12 milioni che l’amministrazione regionale paga per l’affitto di una serie di edifici in mano a privati.
Eccoli, quindi, i primi dati del censimento. Il contratto di locazione più alto è quello pagato per l’assessorato alle Attività produttive in via degli Emiri: quasi due milioni di euro l’anno. Altri 800mila euro sono versati per avere la disponibilità dell’assessorato ai Beni culturali di via delle Croci. Entrambi gli immobili sono di proprietà dell’Immobiliare Strasburgo, società che era di proprietà del costruttore Vincenzo Piazza, ma che oggi è in amministrazione giudiziaria. Dagli uffici dell’assessorato al Bilancio fanno sapere che i canoni di locazione sopra citati non vengono versati da tre anni. La Regione intanto ha chiesto di ottenere l’assegnazione di questi due edifici in quanto beni confiscati. L’elenco, però, è molto più lungo, e “S” lo pubblica integralmente.
La svolta, però, è dietro l’angolo: “Stiamo lavorando ad una razionalizzazione dei contratti di locazione – afferma l’assessore all’Economia Luca Bianchi – per questo il primo passo è definire lo standard che devono soddisfare gli uffici in termini di metri quadri per persona. Procederemo poi ad un taglio dei costi per alleggerire il monte contratti che pesa sulla Regione”.
Il mensile rivela i primi dati sul censimento degli immobili presi in locazione da Palazzo d'Orléans. La fetta più grande? A un'azienda confiscata.
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