Un'altra tragedia in mare: affonda peschereccio, un morto - Live Sicilia

Un’altra tragedia in mare| Affonda peschereccio: un morto

Foto d'archivio
L'acqua sarebbe entrata dal vano motore. Messi in salvo altri due componenti dell'equipaggio. Lutto cittadino a Lampedusa

AGRIGENTO – La tragedia si è consumata in pochi minuti, quando dal vano motore è entrata dell’acqua che ha velocemente travolto tutto. L’imbarcazione al largo di Lampedusa è stata man mano sommersa, al punto da colare a picco, inghiottita dal mare, tra le urla e le richieste d’aiuto dei tre marinai a bordo. Uno di loro durante quei momenti concitati avrebbe però battuto la testa, riportando un trauma cranico che gli è costato la vita.

Si tratta dell’ennesimo dramma del mare, avvenuto stavolta al largo di Lampedusa, dove è morto Giovanni Bono, 57 anni, che si trovava con altri due pescatori, Salvatore Palmisano e Giacomo Martorana. Bono era il proprietario della barca, affondata mentre i tre erano usciti in mare per lavoro: “E’ morto per portare a casa un pezzo di pane”, dice chi li conosceva sull’isola, dove decine di famiglie vivono proprio grazie alla pesca. Le motovedette della capitaneria di porto e della guardia di finanza sono intervenute ad un miglio e mezzo da Capo Ponente a Lampedusa e sono riuscite a mettere in salvo Martorana e Palmisano.

Giovanni Bono, il pescatore che ha perso la vita

Quando l’acqua ha cominciato a invadere il peschereccio e il pericolo è diventato tangibile, i tre hanno avuto il tempo di lanciare l’allarme, ma è poi successo il peggio: i soccorsi sono subito arrivati, ma il peschereccio era già colato a picco. Il corpo di Giovanni Bono è stato trasportato nella sala mortuaria del locale cimitero, i due sopravvissuti sono stati trasferiti al poliambulatorio. Giacomo Martorana è stato dimesso dopo gli accertamenti medici di rito, mentre Salvatore Palmisano è ancora sotto osservazione per un forte dolore al petto. Bono lascia la moglie e due figlie.

La notizia ha sconvolto l’intera collettività e in tanti si recano in queste ore al poliambulatorio per sapere delle condizioni dei due sopravvissuti. E intanto il sindaco Totò Martello ha proclamato il lutto cittadino: “Una tragedia che sconvolge la comunità di Lampedusa – dice – e che mette in evidenza i rischi e le responsabilità che si assumono i nostri pescatori, ogni volta che escono in mare. Giovanni è morto mentre faceva il proprio dovere da buon padre di famiglia, è morto mentre faceva il suo lavoro. Giovanni era un vero amico, la notizia della sua morte mi ha raggelato – aggiunge Martello – esprimo il mio più sincero cordoglio alla sua famiglia, anche a nome dell’Amministrazione comunale”. Oggi a Lampedusa e Linosa le bandiere del Municipio saranno esposte a mezz’asta.

Soltanto tre anni fa, sull’isola, una vicenda simile: a cinque miglia da Lampedusa un marinaio, Francesco Solina di 51 anni risultò disperso per giorni. Vennero tratti in salvo invece gli altri tre membri dell’equipaggio del peschereccio “Giacomo Maria”. A maggio la vicenda del ‘Nuovo iside’, il peschereccio affondato al largo del Palermitano su cui hanno perso la vita Matteo e Vito Lo Iacono e il cugino Giuseppe. Una storia ancora avvolta nel giallo e su cui la procura sta cercando di fare luce attraverso gli ulteriori accertamenti sulla petroliera ‘Vulcanello’, finita nell’inchiesta sull’affondamento dell’imbarcazione.


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