PALERMO – Il feretro del padre si trova in attesa di sepoltura da due mesi e stamattina, cinque uomini si sono recati negli uffici dei Servizi cimiteriali di via Lincoln per chiedere conto e ragione. Ma è scoppiato il putiferio, con tanto di aggressione ai dnani del nuovo responsabile del settore, Antonino Pavia. Al punto da rendere necessario l’intervento della polizia, che è riuscita aplacare gli animi. Gli aggressori però adesso rischiano una denuncia.
“E’ ora di smetterla con questo continuo attacco dei dipendenti pubblici, che si trovano a gestire questioni di cui non sono responsabili – dice il segretario generale della Funzione pubblica della Cgil di Palermo Giovanni Cammuca -. I cittadini hanno il diritto di vedere seppelliti i loro cari così come i dipendenti pubblici hanno il diritto di svolgere il loro lavoro senza subire attacchi e violenze fisiche. Chi ha qualcosa da dire scriva, sporga la sua denuncia, si interfacci con chi ha le responsabilità ma non può prendersela con l’impiegato di turno.”.
“Condanniamo questo gesto di inciviltà – aggiunge esprimendo la solidarietà del sindacato al dipendente comunale – e chiediamo al sindaco di intensificare la vigilanza perché episodi del genere non debbano più accadere. Al commissario straordinario dei cimiteri chiediamo di attivarsi per risolvere il problema della mancanza dei loculi”.