PALERMO – Una protesta spontanea, organizzata su Facebook, per esprimere il malumore di tutto il comparto agricolo siciliano. Tanti gli imprenditori che si sono dati appuntamento davanti alla Prefettura di Palermo questa mattina. Soprattutto per puntare il dito contro la burocrazia e la politica regionale, che intralciano anziché favorire la possibilità di spendere i fondi comunitari stanziati per il settore. “Due miliardi e 200 mila euro previsti nel piano di sviluppo rurale che dal 2014 sono ancora bloccati -, afferma Nico Ferrante, uno degli imprenditori agricoli presenti al sit-in -. E poi ci domandiamo come mai questi soldi tornano indietro”.
Insomma, secondo gli imprenditori agricoli i fondi ci sono. Solo che non vengono utilizzati. E il settore resta in crisi. “Nel frattempo però la politica continua a dirci che va tutto bene”, sostiene Ferrante. Gli agricoltori siciliani, però, non la pensano così. Oltre ai fondi del piano di sviluppo, risulterebbero bloccati anche i pagamenti dell’indennità compensative per le aziende in zone svantaggiate. “Il bando è stato fatto, espletato, la graduatoria è stata pubblicata – spiega Ferrante -. Ma dei pagamenti, che risalgono al 2013, non abbiamo alcuna notizia”. Così come i fondi dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. “In tanti non hanno ancora visto queste risorse – continua -. E diversamente da quanto accade in altre Regioni, l’assessore all’Agricoltura non ci difende, non si fa sentire”.
Ma il vero tallone d’Achille del settore agricolo in Sicilia, secondo gli imprenditori, è lo “scollamento tra politica nazionale, regionale e settori produttivi. Oggi qui non ci sono associazioni di categoria – sottolinea Ferrante -, si tratta di una protesta spontanea. Segno che qualcosa sta cambiando. E si tratta solo di una prima protesta. Noi continueremo a far sentire la nostra voce”.
Al termine della protesta gli agricoltori sono stati ricevuti dal prefetto Antonella De Miro. Che si è impegnata a portare presso l’assessorato all’Agricoltura la proposta di istituzione di un tavolo comune. L’obiettivo è quello di cercare di definire le problematiche lamentate dagli imprenditori e pianificare il futuro.
“Sono a Roma con il ministro Martina, ad un tavolo sulla crisi del comparto ortofrutticolo siciliano, proprio per discutere le rivendicazioni alla base della protesta degli agricoltori”. Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici, commentando da Roma la protesta degli agricoltori che si è tenuta oggi a a Palermo.
“Sono stati sbloccati nei giorni scorsi – aggiunge Cracolici – quasi sette milioni di euro di cofinanziamento per consentire ad Agea di pagare la chiusura della ex misura 121 per gli investimenti nelle aziende, e l’indennità compensativa 2014: con i cofinanziamenti nazionali ed europei le risorse ammonteranno a circa 50 milioni di euro. Ho inoltre sollecitato, ed è già in pagamento, il contributo Agea sulla zootecnia del primo pilastro”.
“In merito alla controversia sul biologico – conclude Cracolici – attendiamo l’esito della Camera di consiglio del Cga prevista per metà marzo”.