Agricoltura e Mediterraneo |Europa e Sicilia più vicine - Live Sicilia

Agricoltura e Mediterraneo |Europa e Sicilia più vicine

L'incontro organizzato dall'eurodeputato Giovanni La Via con il Commissario europeo Hogan.

CATANIA – Il settore agricolo, le sue problematiche e le sue potenzialità. Si è discusso di agricoltura e delle politiche, locali ed europee, per rilanciarla, oggi pomeriggio, in occasione dell’incontro organizzato dall’europarlamentare Giovanni La Via (PPE), presidente della Commissione Ambiente, all’Hotel Sheraton di Catania. Con l’eurodeputato, il Commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, personalmente invitato da La Via a un confronto aperto, e Mairead McGuinness, Vicepresidente del Parlamento europeo, anche lei impegnata nelle battaglie per il sostegno reale e concreto agli agricoltori – quelli meridionali in particolare – e del prodotto. Presenti anche l’eurodeputato Salvo Pogliese, il sottosegretario Giuseppe Castiglione, il sindaco di Catania Enzo Bianco e l’assessore regionale Antonello Cracolici, che hanno aperto i lavori. Accordi commerciali penalizzanti, concorrenza sleale, prezzi al di sotto dei costi di produzione, utilizzo dei fondi europei, aspetti fitosanitari, sono stati alcuni dei punti trattati, sui quali il commissario Hogan si è soffermato a lungo. 

“Abbiamo bisogno – ha sottolineato La Via – che l’Europa ponga l’attenzione nei confronti delle colture mediterranee. L’Europa deve starci vicina, deve supportare gli sforzi degli agricoltori. Ringraziamo il commissario per le misure compensative, per aver permesso di ottenere la denominazione di origine protetta dell”olio siciliano – ha continuato – ma, dall’altro lato gli chiediamo di aiutarci a sbloccare ile misure per il piano di sviluppo rurale. Una serie di misure fortemente richieste dal mondo agricolo.E ancora – ha proseguito – vorremmo sostegno dal punto di vista fitosanitario, il rispetto delle condizioni di parità tra i paesi negli accordi bilaterali”. In particolare, per quanto riguarda il settore agrumicolo, schiacciato dalla concorrenza dei paesi del Nordafrica, poco valorizzato e, al contrario, penalizzato, come emerso anche dalle domande che i cronisti hanno rivolto a Hogan. “Quello che occorre – ha continuato La Via – è che nel piano di sviluppo rurale la commissione sblocchi risorse, che controlli i prezzi della filiera. Il parlamento ha già lavorato su questo – ha concluso – e io credo che i tempi siano mutui per un’azione legislativa in tal senso”.

Domande e richieste alle quali il commissario Hogan ha risposto, evidenziando come le visite nei paesi europei servano proprio a comprendere gli effetti delle politiche europee sui territori. “Non esiste, è vero, una cosa che vada bene per tutti – ha detto – Per questo la politica agricola comune è molto flessibile e applicabile a seconda delle necessità. Bisogna tenere presente le difficoltà che possono incontrare i paesi del Mediterraneo e la Commissione deve tenere presente questa diversità e agire di conseguenza”. Hogan ha ricordato alcuni interventi da parte dell’Ue di fronte ad emergenze agricole, il sostegno dato per aiutare gli agricoltori a far fronte ad alcune difficoltà, i fondi stanziati. “E’ chiaro che i paesi del Mediterraneo stanno affrontando problematiche tipiche del sud e queste sono cose cui faremo riferimento nelle nostre politiche – ha assicurato – anche oltre il 2020. Saremo sempre disposti a discutere con voi di queste politiche”.

Di legame tra gli agricoltori del Sud e del Nord d’Europa ha invece parlato la vicepresidente del Parlamento europeo McGuinness. “Ho visto tutta una serie di problematiche che riguardano l’agricoltura, la sopravvivenza degli agricoltori, la possibilità di guadagnarsi da vivere e il ricambio generazionale. Il parlamento europeo – ha evidenziato – ha un ruolo importante di far avviare il messaggio alla Commissione di quanto sia fondamentale l’agricoltura e il sistema agricolo”.

A formulare le richieste per la Confederazione Italiana agricoltori, il presidente nazionale Dino Scanavino, la presidente regionale Rosa Giovanna Castagna e il presidente provinciale Giuseppe Di Silvestro. “L’Europa deve essere solidale, non può difendere gli accordi commerciali che favoriscono solo lobby e multinazionali, che da un lato non giovano alle popolazioni o i produttori locali, dall’altro penalizzano i nostri territori, le nostre eccellenze e le imprese – ha sottolineato Scanavino – a questo si aggiunga anche la questione delle fitopatologie: senza i necessari controlli c’è il serio rischio della diffusione in Italia di virus e batteri al momento sconosciuti nei campi dell’Isola”. Al governo nazionale e alla Regione, la Cia rinnova l’appello affinché vengano fatti partire immediatamente i bandi del PSR della programmazione 2014-2020. “Occorre prendere un impegno preciso a difesa dell’agricoltura siciliana – ha affermato la presidente Castagna– un settore che offre lavoro a migliaia di persone, ma che subisce la concorrenza sleale da parte di altri paesi dell’area mediterranea”.

Un incontro molto partecipato e apprezzato per l’argomento, il settore agricolo, ancora alla base dell’economia siciliana e il cui rilancio è fondamentale. Un momento di confronto utile soprattutto ad avvicinare l’Europa ai suoi cittadini. Come ha sottolieato il presidente del Codacons, Francesco Tanasi. “Finalmente l’agricoltura al centro del dibattito politico nazionale. I consumatori italiani vogliono sapere cosa finisce nei loro piatti e le nostre coltivazioni tradizionali, garanzia di qualità e provenienza, devono tornare ad essere valorizzate”.

 


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