Al via Agrigento capitale della cultura, Mattarella: "L'Italia è bellezza" - Live Sicilia

Al via Agrigento capitale della cultura, Mattarella: “L’Italia è bellezza”

Schifani e Mattarella al Teatro Pirandello (foto Castaldo)
Schifani: "Non perderemo questa occasione"
LA CERIMONIA
di
5 min di lettura

AGRIGENTO – Standing ovation per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Agrigento per la cerimonia di inaugurazione della città Capitale italiana della cultura 2025. L’ultima visita del capo dello Stato nella città dei templi risaliva all’estate 2017, in occasione dei centocinquanta anni dalla nascita di Luigi Pirandello.

Mattarella è atterrato in elicottero allo stadio Esseneto e si è recato al Teatro Pirandello, dove è stato accolto da lunghi applausi da parte della platea. Agrigento, dopo un turbinio di polemiche legate all’organizzazione, ai ritardi e agli strafalcioni sui cartelli stradali, raccoglie il testimone di Pesaro e da oggi è la nuova capitale italiana della cultura

“Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme, con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante in compagnia gli uni degli altri. Buon anno alla capitale della cultura”, le parole del Capo dello Stato al teatro Pirandello.

L’intervento di Mattarella

“Agrigento, raccoglie questo, prezioso, testimone da Pesaro, nel centro dell’Italia – ancora Mattarella -. Che, a sua volta, lo aveva ricevuto dal nord del nostro Paese: da Brescia e da Bergamo. Una catena, di straordinario valore. Che, anno dopo anno, evidenzia il legame fra i diversi centri italiani. Ne mostra radici e progetti per il futuro. Ne pone in evidenza l’amicizia. Mette, in rilievo, il valore, degli scambi, tra patrimoni culturali, della conoscenza. L’Italia, è colma di luoghi carichi di storia, di arte, di bellezza”.

“Un patrimonio – ha aggiunto – che accumulato nei secoli ne ha contrassegnato l’identità. Nel succedersi delle esperienze dei popoli che l’hanno abitata e accresciuta. Nulla, più di questa parte della Sicilia. Nulla più di questa terra, è testimone del valore del succedersi delle civiltà”.

Mattarella: “Le istituzioni da sole non bastano”

Nel suo intervento interrotto più volte dagli applausi del Teatro Pirandello, Mattarella ha affermato: “Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l’opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini. La percezione del bene comune è cultura. E’ cultura il sapere di chi è aperto alla conoscenza del mondo, di chi ha sete di conoscere altri uomini, di chi sa che la vita è frutto dell’incontro. La cultura, cioè, è la vita”.

Teatro Pirandello Agrigento capitale cultura cerimonia

Mattarella e il saluto ai lampedusani

Nel suo intervento, il Capo dello Stato ha ricordato l’isola di Lampedusa, “avamposto” d’Europa: “Saluti e auguri che si estendono a quanti, sul territorio, saranno impegnati negli eventi in programma. Tra di essi, ai lampedusani. Concittadini, che le ferite del nostro tempo hanno reso avanguardia della civiltà europea. Espressione di cultura solidale”.

Mattarella: “Cultura risorsa sociale”

E infine: “In un luogo, come Agrigento, ove il patrimonio monumentale è dominante, potrebbe prevalere la convinzione che cultura sia ammirazione delle vestigia del passato – le parole di Mattarella -. Ma la cultura non ha lo sguardo volto all’indietro. Piuttosto ha sempre sollecitato ad alzarlo verso il domani. Ne parlerete in questo anno. Sapendo che il tema decisivo che investe la cultura è come farne perno di comunità. Come far diventare la conoscenza, l’arte, la cultura, un bene comune, un patrimonio davvero condiviso. Una risorsa sociale – ha concluso – che fa crescere e protegge i beni più preziosi: la libertà, l’eguaglianza dei diritti, il primato della persona, di ogni persona, la solidarietà”

Sergio Mattarella

Schifani: “Scommessa che non perderemo”

Al Teatro Pirandello anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Agrigento capitale italiana della cultura è una occasione che non possiamo perdere e che non perderemo”, ha detto il governatore che, durante il suo intervento, è stato interrotto più volte da applausi, anche da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Schifani: “Occasione di riscatto”

“Quella che si celebra oggi è una grande occasione per tutti gli italiani, non solo per il rilancio ed il riscatto di Agrigento, e dell’intera Sicilia, che hanno sofferto e superato stereotipi a livello internazionale, affrontato e risolto in parte difficoltà sociali non indifferenti”, ha aggiunto Schifani.

Schifani: “Da qui un nuovo cammino”

Secondo il governatore “ad Agrigento inizia oggi un nuovo cammino” che “sarà intersecato da opportunità che occorre cogliere, da sogni operosi da trasformare in nuove iniziative culturali ed imprenditoriali sorrette dall’impegno di realizzazioni concrete”. Schifani ha quindi ricordato che “Agrigento, come la Sicilia intera, è culla della cultura, della civiltà, della filosofia, della letteratura e del diritto, pur se tra le tremende contraddizioni delle difficoltà economiche e della criminalità mafiosa, i due angeli neri – ha continuato il governatore – dai quali ci stiamo progressivamente affrancando con una scelta di popolo che si è alimentata del sacrificio di eroi che hanno offerto la loro vita”.

Giuli: “Occasione da non fallire”

Nella città di Pirandello anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli: “”Agrigento ha vinto con una proposta credibile, ha la possibilità di divenire il cardine della rinascita di un territorio ricco di complessità, in un’isola eletta, la Sicilia – ha affermato -. Ecco la grande occasione per non fallire”. Per il ministro lo spirito di Agrigento deve essere quello di “restare fedele alla propria natura di terra libera e ingegnosa, aperta al dialogo e all’incontro di civiltà, lo spirito: capitale della cultura italiana 2025 e aggiungo capitale mediterranea della cultura”.

Il sindaco Miccichè: “Grande emozione”

Poco prima il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, aveva risposto così ai cronisti: “Sono emozionato, è un giorno importante e irripetibile per Agrigento, il territorio agrigentino e Lampedusa. Abbiamo dato al nostro territorio una grandissima opportunità e dobbiamo essere bravi adesso a mantenere quello che abbiamo promesso di fare e andare oltre. Il 2025 deve essere un punto di partenza affinché poi Agrigento possa godere di quanto si è fatto in questi anni”.

E ancora: “Voglio ringraziare il presidente della Regione Renato Schifani che ha dimostrato come sempre una grande sensibilità e un grande interesse per il nostro territorio. La Regione è al nostro fianco. Le polemiche dei giorni scorsi? Vado oltre, vado avanti. Io non conosco polemiche”.

SEGUI TUTTE LE NOTIZIE DI AGRIGENTO E PROVINCIA


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI