AGRIGENTO – Il secondo tassello USA per completare il puzzle della nuova Fortitudo. La Moncada, dopo il colpo Kelvin Martin, porta a casa il centro Scott Eatherton per sostituire il partente David Dudzinski e occupare lo spot di centro nel roster che verrà guidato anche nella prossima stagione da Franco Ciani. Un innesto di livello, dopo la conferma dello zoccolo duro formato da Evangelisti, Piazza e Chiarastella, oltre che da elementi di spicco della panchina come Vai e De Laurentiis. Il ds Mayer prosegue dunque il proprio lavoro per rinforzare la squadra che qualche mese fa è arrivata ad un passo da una storica promozione in Serie A.
Rookie proveniente dalla Northeastern University, dove ha completato il quadriennio al college dapprima iniziato alla St. Francis University, nell’ultima stagione ha fatto registrare 14,7 punti di media a partita col 59% dal campo, a cui si aggiungono 6,5 rimbalzi e 1,2 stoppate per gara. Un centro bidimensionale, capace anche di punire dalla lunga distanza e con grande versatilità offensiva. L’identikit perfetto per sostituire Dudzinski, col quale condivide gran parte delle caratteristiche offensive, oltre che le doti da lungo passatore. Ed Eatherton, al sito ufficiale della Fortitudo, si dichiara ottimista per la prossima stagione: “Sono entusiasta di portare i colori della Fortitudo Agrigento, che è reduce da una stagione fantastica. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare con i miei nuovi compagni, farò di tutto per aiutare la mia squadra a vincere”.
Un innesto che non può non far sorridere Franco Ciani, convinto dell’importanza di un giocatore come Eatherton negli ingranaggi della Fortitudo: “Si tratta di un giocatore che ha caratteristiche molto adatte al nostro sistema anche perché proviene da un college caratterizzato da un gioco molto vicino ai nostri canoni“. Un tassello che potrà inserirsi facilmente nel puzzle tattico di Agrigento, che nella passata stagione ha dimostrato di poter andare col pilota automatico in attacco e di essere estremamente solida in fase difensiva: “Oltre alla pericolosità offensiva – prosegue Ciani – di Scott ci hanno convinto la grande solidità difensiva, l’ottima presenza dentro l’area su entrambi i fronti e le mani educate anche nel passare la palla“.