15 Gennaio 2022, 14:59
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PALERMO – Da oggi Agrigento, come Trapani e Messina, è in zona arancione. Così il sindaco della città del Templi Francesco Miccichè e dopo di lui il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ha sospeso le lezioni in presenza, demandando la possibilità di didattica a distanza (Dad) ai vari istituti scolastici, come previsto da un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci.
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Il sindaco di Agrigento con la nuova ordinanza ha quindi disposto la chiusura delle scuole e la proroga della didattica a distanza per una settimana per l’emergenza pandemica. La decisione è stata presa nonostante ieri il Tar avesse bocciato un precedente provvedimento del primo cittadino sospendendone l’efficacia. I cittadini che avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo contro la prima ordinanza, ricorso accolto dai giudici, stanno già preparando una nuova impugnazione e predisponendo un esposto al Prefetto e alla Procura “affinchè – dicono – il sindaco non ritenga di essere fuori dallo Stato italiano”.
Rispetto alla precedente ordinanza, cassata dai giudici amministrativi, però è cambiato il contesto. Infatti, anche secondo una serie circolari, emesse nei giorni scorsi, fra gli altri, dal prefetto di Palermo, la chiusura delle scuole in zona arancione è conforme al quadro giuridico che consente la deroga alla scuola in presenza, stabilito dalle ultime disposizioni nazionali in materia di contrasto al contagio da Coronavirus.
Dopo Miccichè anche il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, come dispone un’ordinanza del presidente della Regione siciliana, chiude le scuole fino al 26 gennaio.
In un’ordinanza Trachida dice che “sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza nelle Scuole di ogni ordine e grado insistenti nel Comune di Trapani, siano esse pubbliche, private e paritarie. Durante il superiore periodo di tempo le autorità scolastiche, potranno operare in Dad o, in piena autonomia, assumere ogni misura utile a garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali utilizzando ogni altra modalità ritenute maggiormente confacente e, ivi compresa quella in presenza”.
Anche per i bambini da 3 anni a 6 anni sono sospese le attività didattico-educative in presenza presso asili, asili in casa, ludoteche, baby parking sia pubblici che privati e paritari. Per i bimbi fino a 3 anni, “rimangono operative i servizi educativi resi presso gli asili nido, micronido e sezioni primavera sia pubblici che privati che paritari i nel Comune di Trapani, a condizione che i responsabili-gestori e gli addetti facciano osservare le disposizioni per evitare il contagio da covid.
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