Agrigento, l'ombra del ricatto dietro il suicidio di Alice Schembri

Agrigento, l’ombra del ricatto sessuale dietro il suicidio di Alice Schembri

Si indaga anche per tentata estorsione

C’è anche l’ombra del ricatto dietro il suicidio di Alice Schembri, la ragazza di 17 anni morta nel 2017. Quattro amici l’avrebbero violentata quando aveva 15 anni, filmando le scene con il cellulare.

Due sono indagati per violenza sessuale e produzione di materiale pedo-pornografico dalla Dda di Palermo, gli altri dalla Procura dei minori perché all’epoca dei fatti non erano ancora maggiorenni.

Ipotesi ricatto

Ma si indaga anche per tentata estorsione. Uno degli adolescenti coinvolti in altre occasioni avrebbe filmato i suoi rapporti sessuali, non solo con Alice Schembri ma anche con altre ragazze.

Non è escluso che potrebbe avere usato i video come arma di ricatto chiedendo denaro o altro in cambio della mancata divulgazione dei filmati girati a insaputa delle protagoniste.

La procura di Agrigento, coordinata dal reggente Salvatore Vella, ha da tempo trasmesso gli atti ai colleghi del tribunale minorile, trattenendo un altro fascicolo. Dunque in totale le inchieste sono tre.

I legali dei quattro indagati respingono le accuse. Sostengono che i rapporti sessuali fossero consensuali e il no d Alice (nel video si vede quando dice “no, mi uccido”) era riferito al fatto che non volesse essere filmata.

ll 18 maggio del 2017, a due anni dalla violenza, Alice Schembri si lanciò nel vuoto dalla Rupe Atenea di Agrigento, il punto più alto della vecchia città di Akragas. Un suicidio annunciato con un lungo e straziante post su Instragram: “…. nessuno di voi sa e saprà mai con cosa ho dovuto convivere da un periodo a questa parte .. Quello che mi è successo non poteva essere detto, io non potevo e questo segreto dentro di me mi sta divorando. Ho provato a conviverci e in alcuni momenti ci riuscivo così bene che me ne fregavo, ma dimenticarlo mai”.

L’addio sui social

Uno struggente addio in cui la ragazza si chiedeva: “Perché devo sopportare tutti i momenti no? Che pur fregandomene, sono abbastanza stressanti, se anche quando tutto va bene e come dico io, il mio pensiero è sempre là? Non sono una persona che molla, una persona debole, io sono prepotente, voglio cadere sempre in piedi e voglio averla sempre vinta, ma questa volta non posso lottare perché non potrò averla vinta mai, come non posso continuare a vivere così, anzi a fingere così”.


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