Al Musco in scena |Diego Parassole - Live Sicilia

Al Musco in scena |Diego Parassole

Sarà il comico piemontese Diego Parassole ad aprire la ventesima edizione di Comics, la rassegna organizzata dall’associazione “Ecco Godot” in collaborazione con lo Stabile di Catania. In scena, il consumismo e le contraddizioni tipiche della nostra società filtrate attraverso una luce ironica.

RASSEGNA COMICS
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CATANIA – Al via, al teatro Musco, la ventesima edizione della rassegna organizzata dall’associazione “Ecco Godot”, fondata e diretta da Marco Vinci. Ospite del cartellone di Comics, domani e sabato 16 (alle ore 21), Diego Parassole e il suo “I consumisti mangiano i bambini”.Uno spettacolo che accende i riflettori sugli eccessi e gli aspetti contraddittori dell’epoca in cui viviamo attraverso una chiave

di lettura ironica e provocatoria. Il comico piemontese è, difatti, conosciuto e apprezzato dalla critica per la sua abilità di miscelare l’umorismo elementare tipico della quotidianità a temi delicati, abilità dimostrata già nel suo precedente spettacolo “Che Bio ce la mandi buona”. Dopo Sergio Vespertino e il duo “I sensi d’oppio”, Comics propone dunque un altro nome di sicuro impatto, in sinergia con il Teatro Stabile di Catania . “Si tratta ormai – spiega a Live Sicilia Catania Marco Vinci, fondatore e direttore artistico di Ecco Godot – di una collaborazione consolidata, giunta al suo terzo anno, che registra ogni volta larghi consensi grazie ad un cartellone sempre variegato. Quest’anno, infatti, abbiamo voluto sposare il progetto artistico di Diego Parassole e il suo umorismo socialmente impegnato”. “I consumisti mangiano i bambini” si trasforma infatti in un’analisi “leggera” dei meccanismi complessi che si innescano nel nostro cervello tutte le volte che ci imbattiamo nella scelta di un prodotto da acquistare, bombardati da spot pubblicitari e ignari del fatto che, in una società consumistica, ancor prima dello yogurt a scadere sarà il nostro computer appena comperato. Morale della favola? Tutti noi, da tempo, stiamo “mangiando” il futuro alle nuove generazioni.


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