E’ un coro di sì quello dei sindaci delle piccole isole alla tassa da sbarco per i turisti “mordi e fuggi”, quelli che sbarcano la mattina e ripartono la sera, e nessuno ipotizza un loro calo. “Stiamo preparando il regolamento attuativo per poter applicare insieme ad Anacapri, la tassa il più presto possibile – afferma il sindaco di Capri, Ciro Lembo – che noi abbiamo quantificato in 1 euro, una piccola partecipazione alla ricchezza dell’isola azzurra. Stimiamo per l’estate 2012 di incassare dalla nuova tassa intorno ai tre milioni di euro, perché Capri non conosce crisi”, aggiunge. L’imposta, che potrà essere al massimo di 1,50 euro, servirà a finanziare interventi in materia di turismo, beni ambientali e culturali, e servizi pubblici locali e sarà riscossa dalle compagnie di navigazione al momento dell’acquisto del biglietto del traghetto o aliscafo. Ad essere esentati dall’imposta i residenti del comune, i lavoratori e gli studenti pendolari. “Sono certo – continua Lembo – che questa piccola imposta non diminuirà l’afflusso turistico sull’isola, a Capri abbiamo già sperimentato piccole tasse di questo tipo, lo scorso anno per visitare i giardini di Augusto abbiamo imposto il pagamento di 1 euro in più e i visitatori non sono affatto calati”. “Ottima notizia” anche per il sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto, che fa sapere che l’imposta sarà applicata “immediatamente” e sarà quantificata ‘al minimo consentito” “E’ un risultato molto positivo, raggiunto anche grazie all’impegno profuso dall’Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori)”, sottolinea il sindaco di Favignana (che comprende anche le altre isole dell’arcipelago delle Egadi Marettimo e Levanzo) Lucio Antinoro: “un contributo che utilizzeremo esclusivamente per rendere le isole più accoglienti: pulizia delle spiagge, manutenzione delle strade perimetrali, tutela dei beni culturali”. “Finalmente una buona notizia; – ha commentato il sindaco di Lampedusa e Linosa, Bernardino De Rubeis – da tempo stavamo studiando su una ipotesi di tassa di sbarco proprio perché le isole minori, a differenza di altri comuni, hanno delle esigenze diverse e soprattutto dei costi maggiori di gestione dei vari servizi. Non temo una flessione delle presenze dovuta a questa nuova tassa, ma io dico invece che a chi decide di venire a villeggiare sulle nostre isole poco interessa spendere una cifra così irrisoria in più. Non può essere una manciata di euro (per una famiglia equivarrebbe al costo di una birra e una pizzetta) che ferma il turismo verso le nostre meravigliose isole”. “Nelle Eolie – spiega Mariano Bruno, sindaco di Lipari – abbiamo già in vigore il ticket di un euro per tutti i turisti che nel periodo estivo sbarcano nell’Arcipelago (3 euro per scalare i crateri di Stromboli e Vulcano). E’ evidente che questo euro e cinquanta, sarà una aggiunta”. Il Comune di Lipari, ogni estate incassa circa 450 mila euro. Il ticket invece non è stato mai istituito nell’isola di Salina che comprende tre Comuni. “Finalmente una nostra richiesta è stata accolta – sottolinea il sindaco di Santa Marina Massimo Lo Schiavo che è anche coordinatore dell’Ancim Sicilia – l’abbiamo sempre richiesto sia al governo nazionale che regionale”
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