AGRIGENTO – È demoralizzato dopo il match perso con la Paganese, il mister dell’Akragas Lello Di Napoli, per un risultato che conclude nel peggiore dei modi una delle settimane peggiori dell’Akragas, sospesa tra crisi societaria e crisi di risultati. Non basta il cuore e la corsa agli uomini in maglia biancazzurra che hanno avuto diverse occasioni, non riuscendo però a concretizzare quanto creato, facendosi così scappare quella vittoria che manca dal 25 settembre: “Purtroppo oggi la differenza l’hanno fatta i giocatori di esperienza come Pestrin e Reginaldo – spiega il tecnico al termine della gara – noi abbiamo creato tante occasione ma la Paganese ha realizzato quelle chances che avuto, hanno avuto più qualità e freddezza, mentre noi siamo stati a rincorrere”.
La situazione societaria non c’entra con l’umore dei ragazzi e con la sconfitta subita a Pagani, nella prima delle due trasferte campane: “La situazione societaria non c’entra – continua Di Napoli – noi siamo riusciti a isolarci da questa situazione. Io voglio che la mia squadri lavori in una certa maniera, adesso è difficile commentare una partita del genere perché non riusciamo a vincere però ho visto una squadra che ha lottato fino alla fine, ha sudato la maglia. Più di questo non posso chiedere a loro a parte il risultato, loro hanno corso e hanno lottato ma ci manca il risultato. Da questo momento – conclude il mister – ce ne possiamo uscire soltanto lavorando”.
Nella giornata di lunedì parla anche Silvio Alessi, il presidente fautore dell’ascesa dell’Akragas nel calcio che conta, ma demoralizzato per i risultati ottenuti e per lo scarso entusiasmo che gravita attorno alla squadra. Il presidente parla dell’addio di Giavarini avvenuto in settimana, ma ritira le sue dimissioni in un momento difficile di gestione: “Grazie a Giavarini la squadra lo scorso anno ha salvato la categoria e si è potuta iscrivere all’attuale campionato di Lega Pro. Nei giorni scorsi avevo annunciato le mie dimissioni per motivi personali, ricordando che sono stati cinque anni meravigliosi conditi da grandi sacrifici sia economici che personali alla guida della mia squadra del cuore. Francamente questa decisione di Marcello Giavarini mi ha spiazzato e sono stato costretto a rimandare la mia decisione in quanto, per l’amore che nutro nei confronti dell’Akragas, non me la sento di lasciare tutto adesso”.
Arriva dunque la decisione di rimanere al timone almeno fino al 2017, in attesa di nuove acquirenti: “Ho deciso di rinviare la mia decisione di almeno due mesi per cercare di valutare bene il da farsi e risolvere alcune problematiche. Sono disponibile ad incontrare nuovi imprenditori disposti ad entrare in società. Il mio obiettivo personale è quello di cercare di salvare questo titolo e questa società. Pertanto invito la classe imprenditoriale agrigentina e non a farsi avanti per il bene dell’Akragas. Mi riferisco sia a tutte quelle persone che in questi anni ci sono stati affianco condividendo delle grandi emozioni. Punto fermo di tutto quanto sopra è la fiducia incondizionata nei confronti dell’Amministratore delegato, Peppino Tirri, che ha svolto e svolge tuttora la sua mansione con grande impegno e professionalità. A Tirri darò un ulteriore e gravoso onere di verificare anche lui la possibilità di avvicinare nuovi soci alla causa di questa società e confermare così, ancora una volta, l’amore e l’attaccamento dimostrato in questi anni”.
Il numero uno dell’Akragas però non può fare a meno di fare una valutazione sull’andamento negativo della squadra: “Voglio ribadire con fermezza la mia delusione per le ultime prestazioni della squadra. I giocatori sono gli stessi che hanno fatto bene ad inizio di campionato con la vittoria di Catania ed il pareggio a Foggia. Evidentemente ci sarà qualcosa che non funziona e un diverso approccio alle partite. Ribadisco che da adesso in poi vi sarà tolleranza zero e tutti i giocatori sono in discussione. Rinnovo la fiducia all’allenatore, Raffaele Di Napoli, che sta lavorando con dedizione e professionalità, con il materiale umano che ha a disposizione. Il mio augurio è che a Caserta e successivamente in casa con il Cosenza, la squadra possa invertire questa rotta negativa. In caso contrario, dalle prossime partite, saranno presi seri e definitivi provvedimenti. E chiaro che nell’ipotesi di un rilancio societario, cosa che mi auspico con grande fiducia, dovremo rafforzare la squadra con almeno quattro innesti che ci permetteranno di ottenere il nostro dichiarato obiettivo principale che è la salvezza in Lega Pro”.