CATANIA- Aumenta la tensione tra i lavoratori di Aligrup, il colosso della grande distribuzione siciliano da mesi in crisi e a prossimo rischio fallimento. Dopo mesi di proteste pacate, ieri mattina, infatti, settanta operatori hanno occupato per l’intera giornata l’Iperspar di Centro Sicilia, il punto vendita di prossima chiusura.
Continuano a mancare, infatti, risposte concrete per il futuro del 1600 lavoratori a rischio licenziamento, mentre si avvicina inesorabile la data del 5 novembre quando il Tribunale di Catania dovrà pronunciarsi in merito alle trattative che, negli ultimi mesi, ha portato avanti il commissario liquidatore.
Trattative che sembrano essere saltate un po’ tutte: dopo l’abbandono da parte di Coop, infatti, solo il gruppo Arena sembra aver intenzione di rilevare alcuni punti vendita, quattro per la precisione ma, in merito agli altri gruppi che si erano mostrati interessati, nessuna novità sembra esserci all’orizzionte.
“Il rischio fallimento è più vicino – spiega a Livesicilia Catania Carlo Lo Faro, dipendente Aligrup – e non ancora non sappiamo quale sarà il nostro futuro. Nel frattempo, però, continuiamo ad andare a lavorare, percependo solo il 20 per cento dello stipendio”.
Chiedono un intervento delle Istituzioni, a cominciare dal nuovo Presidente della Regione, Rosario Crocetta, perché si attivi in fretta per evitare il fallimento di un’azienda che i lavoratori definiscono “sana” e con buone possibilità di ripresa. Non solo. Hanno anche avanzato una possibile soluzione, per tenere in vita l’attività del gruppo: una società a capitale diffuso, sottoscritto dai dipendenti, dai privati e dal pubblico.