PALERMO – Spiragli per il salvataggio dei lavoratori di Scarpe&Scarpe a Palermo. La Uiltucs Sicilia, presente al tavolo nazionale della vertenza col segretario Marianna Flauto, comunica che l’azienda ha informato di avere ottenuto la proroga a permanere presso il Centro Commerciale Forum fino al 31 dicembre. Adesso si attende la revoca della procedura di licenziamento collettivo dei 18 dipendenti.
A beneficiarne sarebbero anche i dipendenti dell’altro punto del Conca d’Oro, una ventina in tutto, finiti nell’elenco dei possibili licenziati perché la normativa, in vertenze come questa, può includere tutto il bacino provinciale.
Flauto, segretario generale Uiltucs Sicilia assieme al segretario regionale aggiunto, Ida Saja, spiega che “l’azienda ha comunicato che è riuscita a ottenere una proroga del contratto di locazione fino al 31 dicembre 2023. Inoltre Scarpe&Scarpe ha ribadito la volontà di restare a Palermo, tanto da aver avviato la ricerca di nuovi locali dove trasferirsi e di averne individuati già due che sembrano idonei. Inoltre venerdì prossimo alle 16 si terrà un incontro con l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo per discutere la vertenza e il nodo centrale, ovvero la necessità di una modifica alla normativa che oggi consente al proprietario dei locali del centro commerciale di destinarli al miglior offerente, senza garanzie per le attività in essere e soprattutto per i dipendenti, una intollerabile disattenzione al tessuto sociale della città”.
“Accogliamo favorevolmente la volontà dell’azienda di restare a Palermo – proseguono Flauto e Saja – seguiremo la vertenza in attesa che Scarpe&Scarpe realizzi i lavori di ristrutturazione del locale dove andrà a trasferirsi. Ricordiamo inoltre che la società ha registrato a Palermo la migliore performance in termini di fatturato di tutta Italia, motivo per cui siamo fiduciosi sul futuro dei lavoratori. Ma è fondamentale che il governo regionale intervenga sia a tutela di questa vertenza sia di future problematiche che nasceranno a causa delle modalità messe in campo da alcuni centri commerciali riguardo agli affitti degli spazi dentro i centri commerciali che mettono a rischio ogni giorno tantissimi lavoratori indipendentemente da problematiche di carattere economico o dalla precisa volontà dell’imprenditore”.