Vertenza Call.it, Wind Tre convoca il tavolo e non si presenta - Live Sicilia

Vertenza Call.it, Wind Tre convoca il tavolo e non si presenta

In 200 hanno protestato davanti il centro per l'impiego

PALERMO – Non c’è pace per i lavoratore del call center Wind Tre della coop social Call.it del Consorzio Sintesi. La compagnia Wind Tre aveva chiesto un tavolo tecnico al centro per l’impiego di Palermo al quale, però, oggi non si è presentato.

I lavoratori, circa 200, tutti disabili hanno manifestato chiedendo a gran voce che Wind Tre rispetti gli impegni sottoscritti nella convenzione e nel contratto, ovvero l’assunzione diretta di tutti i lavoratori Sintesi. E che venga così messa fine fine al braccio di ferro che va avanti da mesi e la Regione siciliana e i lavoratori disabili del Consorzio Sintesi dall’altro. 

La convocazione del tavolo era stata concordata in maniera unanime tra le parti durante la riunione della V commissione ARS, svoltasi il 20 luglio presso Palazzo dei Normanni.

All’incontro hanno partecipato un rappresentante dell’assessorato regionale al lavoro, il presidente della V commissione dell’Ars Fabrizio Ferrara, i dirigenti del CPI di Palermo, i rappresentanti del Consorzio sintesi e le organizzazioni sindacali.

“Siamo dispiaciuti – dichiara Michele Morello, responsabile terzo settore per la Fp Cgil di Palermo – della rumorosa assenza di Wind Tre al tavolo tecnico. Abbiamo evidenziato davanti alla Regione ,oltre alla mancanza di rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, anche lo sgarbo  istituzionale nei confronti del governo e delle  organizzazioni sindacali”. 

“È ormai fin troppo evidente che Wind Tre non ha intenzione di rispettare gli impegni sottoscritti con la regione siciliana e con i lavoratori disabili – aggiunge Giuseppe Vitale Rsa Fp Cgildel Consorzio Sintesi – L’ unica proposta che avanza la multinazionale  delle telecomunicazioni  è quella di parcheggiare i lavoratori disabili in un’altra cooperativa denominata “Raggio di luce”, impedendo ai lavoratori di completare il naturale processo di formazione e inserimento lavorativo che la legge prevede”. 


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