Sono i ragazzi di una scuola bersagliata da atti vandalici, nella quale anche il busto dedicato a Giovanni Falcone, qualche settimana fa, non ha avuto pace perché finito nel mirino dei malviventi e danneggiato. L’istituto comprensivo che porta il nome del giudice ucciso dalla mafia, e che si trova nel cuore del quartiere dello Zen, oggi ha ribadito il suo ‘no’ alla mafia e ad ogni tipo di illegalità, insieme ai bambini di un’altra scuola della zona, la Leonardo Sciascia.
Un coro che si è unito sotto il segno della fiducia nelle forze dell’ordine, con le quali i bambini hanno portato avanti il progetto “Alleniamoci”, che si è concluso proprio questa mattina. Presenti, il prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, il sindaco Leoluca Orlando e Teo Luzi, comandante provinciale dei carabinieri. Sono stati proprio i militari dell’Arma della stazione carabinieri che si trova nel quartiere a promuovere l’iniziativa con la collaborazione dell’associazione “Bayty Baytyk”.
“Senza il contributo dei cittadini – ha detto il prefetto Postiglione durante la cerimonia, nulla di questo si sarebbe realizzato. C’è un’evoluzione, seppur lenta, che fa bene sperare per questo quartiere, che non deve restare periferia, ma diventare parte integrante della città”. Un concetto ribadito dal primo cittadino Leoluca Orlando: “Qui c’è il futuro di Palermo, che può e deve contare sulla scuola, sulle forze dell’ordine e sulla società civile in grado d’organizzarsi. Soltanto così la nostra città può concretizzare le speranze”.
Speranze che continua ad alimentare il preside della scuola Falcone, Domenico Di Fatta: “Non ci fermeremo mai nel nostro cammino di legalità. Questo progetto ci ha aiutato a portare avanti un percorso educativo che ha coinvolto i ragazzi dei due istituti, dalle quinte elementari alle prime medie, in modo da evidenziare e rispettare le regole dei giochi, così come quelle della vita. E i risultati sono gli occhi di tutti”, ha concluso Di Fatta. La cerimonia si è chiusa con le consegne delle medaglie del Coni ai 250 alunni.