Almaviva, annunciati nuovi esuberi |Ansia per oltre 1.600 lavoratori - Live Sicilia

Almaviva, annunciati nuovi esuberi |Ansia per oltre 1.600 lavoratori

I sindacati chiedono un tavolo col governatore e col sindaco di Palermo per evitare i licenziamenti

PALERMO – Milleseicento lavoratori Almaviva col fiato sospeso. Nel giorno del presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura di Palermo organizzato da Slc Cgil, Fistel Cil, Uilcom e Ugl e del tavolo convocato al Mise sui call center, i sindacati chiedono un tavolo istituzionale con il presidente della Regione siciliana e con il sindaco di Palermo per definire soluzioni in grado di scongiurare i licenziamenti.

L’azienda due giorni fa in Sicindustria ha confermato l’apertura della procedura di mobilità a partire dalla prima decade di settembre e ha annunciato l’aumento degli esuberi di altre 300 unità, fino a raggiungere il numero di 1600 operatori. Almaviva ha comunicato ai sindacati i dati economici relativi al primo semestre della sede di Palermo, che evidenziano una perdita di 5,7 milioni di euro. Inoltre, l’azienda ha informato la delegazione sindacale che, tranne alcuni aumenti temporanei che riguarderanno esclusivamente i mesi di luglio e agosto, i committenti non hanno proposto nessun incremento di volumi utile a consolidare l’occupazione nel sito palermitano. In prospettiva, è stato annunciato un ulteriore calo dei volumi da settembre in poi.

“Continuiamo a essere molto preoccupati. L’appuntamento al ministero è assolutamente necessario ma si tratta di un incontro generico sul settore. Non si intravede ancora nessuna soluzione per risolvere il dramma dei 1600 esuberi annunciati da Almaviva – dice il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso -. Pensiamo che quelle indicate dalla Slc Cgil – la lotta alle delocalizzazioni, la certezza dei contratti e il fondo strutturale – siano le uniche azioni per poter risolvere i problemi di questo settore e soprattutto di Almaviva. Continuano a non arrivare risposte neanche da parte della Regione. Il destino di 4500 famiglie siciliane non può assolutamente essere lasciato al caso ma c’è bisogno di un progetto e di una politica industriale seria per questo che ormai è il lavoro del futuro e dei servizi. Lanciamo un grido d’allarme a tutte le istituzioni – prosegue – perché capiscano quanto seria è la crisi di questa azienda e di tutto il comparto dei call center. Ad Almaviva chiediamo un impegno di sviluppo, investimenti concreti, il rinnovamento delle attività a Palermo e un futuro di lavoro pregiato sempre più legato all’information technology”.

La nota del capogruppo al consiglio comunale di Palermo del Pd Dario Chinnici. “Il consiglio comunale di Palermo ha approvato un ordine del giorno che impegna l’amministrazione attiva a continuare la battaglia per salvare i lavoratori di Almaviva: oltre 1.600 famiglie che da anni vivono una situazione di incertezza a causa di un mercato globale senza regole e che penalizza sempre di più l’Italia. Il Partito Democratico oggi ha partecipato al sit-in in Prefettura e resta al fianco di questi lavoratori che hanno diritto a risposte certe”.


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