PALERMO – La pena è pesante: 15 anni di carcere. Il Tribunale di Marsala ha condannato Alfonso Tumbarello, il medico di Campobello Di Mazara che ha avuto in cura il boss Matteo Messina Denaro durante la latitanza. Accolta la ricostruzione del pubblico ministero Gianluca De Leo, che ne aveva chiesti 18.
Le accuse al medico di Messina Denaro
L’imputato è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico. Per mesi Tumbarello, ha prescritto analisi e terapie al capomafia che utilizzava all’epoca l’identità di un paziente del dottore, il geometra Andrea Bonafede. Per i pm il medico sapeva in realtà perfettamente che le prescrizioni erano per il boss.
A sorpresa, quando si attendeva la sentenza, il tribunale di Marsala nei mesi scorsi disposto una serie di perizie sulla documentazione sanitaria.
“Pensavo che fosse davvero Bonafede la persona malata”, si è sempre difeso il medico. Falso, sostiene l’accusa: Tumbarello sapeva benissimo che dietro Bonafede si nascondesse il padrino.
Nel suo passato c’era già una pesante ombra. Tumbarello conosce bene uno dei familiari di Messina Denaro. Si tratta del fratello dell’ex latitante, Salvatore, che per un periodo ha guidato la famiglia mafiosa di Castelvetrano. Così come conosceva bene Antonio Vaccarino, ex sindaco di Castelvetrano, oggi deceduto e uomo dei misteri.
Talmente buono era il loro rapporto che un giorno Vaccarino gli chiese di organizzare un incontro con Salvatore Messina Denaro.
Tumbarello lo ha confermato: “Trattandosi di due persone libere, che avevano, diciamo, che avevano avuto problemi di natura giudiziaria, ma che in quel momento erano libere, che in quel momento non avevano nessuna limitazione, non mi è sembrato che ci fosse niente di male nel procurare…”.
Si videro nel suo studio, Tumbarello li lasciò da soli, “in un orario, in una giornata in cui non c’era nessuno allo studio”. Fu l’inizio del carteggio fra Svetonio (Vaccarino) e Alessio (Messina Denaro). Vaccarino stuzzicò il latitante con alcuni affari. Dopo tante lettere il rapporto epistolare si interruppe bruscamente.
Timbarello rilasciò a Messina Denaro, alias Andrea Bonafede, pure un certificato di sana e robusta costituzione per “l’accesso in comunità e negli impianti sportivi”. È datato 7 luglio 2021. Lo stesso giorno il medico di Campobello di Mazara, però, firmava per il suo assistito la scheda di ricovero in ospedale perché affetto da un tumore maligno al colon.

