PALERMO – Un attento riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata agli stabilimenti Esso, Isab ed Isab Energy. Lo ha chiesto, dati alla mano, Arpa Sicilia. La richiesta è stata inoltrata all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, “affinchè – spiega Pippo Sorbello, componente della IV Commissione dell’Ars, che lo annuncia in un comunicato- intervenga da Roma il Ministero dell’Ambiente, con una decisione coraggiosa ma inevitabile stando a quanto riferisce Arpa Sicilia. E se in questa prima fase si punta l’attenzione su tre dei principali impianti industriali presenti nel polo petrolchimico del siracusano (Priolo, Augusta, Melilli ndr) – prosegue Sorbello – non c’è motivo di dubitare che una analoga procedura possa essere seguita per Gela e Milazzo”.
“Dai dati di monitoraggio prodotti dall’Arpa, con particolare riguardo all’area siracusana, emerge la necessità di integrare i decreti di autorizzazione perchè, si evince, sarebbero mancanti in passaggi chiave per la salvaguardia della salute pubblica. Insomma, servono prescrizioni più rigide inserite in una rivistazione repentina e puntuale delle autorizzazioni ambientali. D’altronde, anche in Prefettura a Siracusa sono state rilevate e segnalate carenze negli impianti interessati. Il ministero dell’ambiene non può tirarsi indietro, adesso. E’ probabile che errori siano stati commessi in passato, con altri inquilini e responsabili del dicastero. Ma ora che siamo arrivati a metà del percorso, Roma non può rifiutarci la possibilità di ripararvi e chiedere che l’aria in Sicilia sia respirabile”, incalza Sorbello.
Una prima risposta dal Ministero è, per la verità, arrivata. Vi si rivela la bontà delle osservazioni e delle conclusioni, riferisce il comunicato di Sorbello. “Ed essendo l’Arpa una agenzia che si occupa di tutela dell’ambiente e salute dei cittadini, questa segnalazione non può che spingerci a fare presto”, spiega ancora Sorbello.