Amministrative, a Misterbianco scoppia il caso simboli

Amministrative, a Misterbianco scoppia il caso simboli

La deputata pentastellata all'Ars, Josè Marano, si appella al prefetto.

MISTERBIANCO – Si alza il tono della discussione a Misterbianco, a pochi giorni dal voto amministrativo. Due liste presentate recherebbero infatti simboli non ammessi dalla legge.

La denuncia

Secondo la deputata del Movimento 5 Stelle all’Ars, Josè Marano, le liste MisterbiancOltre e Misterbianco 95045 a supporto del candidato sindaco Ernesto Calogero potrebbero non essere regolari perché il simbolo sarebbe in contrasto con la normativa nazionale. Per questo, si appella alla Prefettura per verificare l’eventuale irregolarità dei contrassegni.

I simboli sotto accusa

La legge

“Raffigurano edifici sacri della città – sostiene la deputata. Ciò appare in contrasto con quanto riporta il DPR del16 maggio 1960 n. 570 , agli articoli 30 e 33, che proibisce il deposito di contrassegni che riproducono immagini o soggetti di natura religiosa, parlando espressamente della vietata riproduzione di edifici sacri e di Chiese. È inaccettabile – prosegue – che la Regione Siciliana non abbia recepito una previsione normativa valida nel resto d’Italia”. 

La replica

Tutto regolare, invece, secondo il candidato sindaco che si dice tranquillo i loghi. “Sono al vaglio della commissione – replica – ma credo che i simboli siano in regole e la legge non sia stata violata. Anche perché – aggiunge – sono sterilizzati e non fanno riferimento preciso a nessun luogo in particolare. Gli organi competenti oltretutto – conclude – non hanno riscontrato anomalie al momento del deposito delle liste”.


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