PALERMO – La tornata elettorale siciliana di questo giugno non finisce con le Europee: sono stati infatti 37 i comuni dell’Isola chiamati a rinnovare sindaci e consigli comunali.
Un appuntamento con le urne che ha portato ai seggi il 58% degli aventi diritto, con un’affluenza che oscilla tra il 45% dell’Agrigentino e il 65% del Messinese e del Catanese. LEGGI QUI TUTTE LE PERCENTUALI E I VOTI DI LISTA
Bagheria e Monreale, ok gli uscenti
Partiamo dalla provincia di Palermo, dove nei due comuni più grandi chiamati al voto vincono gli uscenti.
A Bagheria Filippo Tripoli di Italia Viva vince con oltre il 70% dei voti, alla guida di una coalizione trasversale che comprende il Pd, Cateno De Luca e Azione. Nel centrodestra diviso si piazza prima Tommaso Gargano, sopra il 17%, mentre Pina Provino della nuova Dc è intorno al 7, seguita da Rosario Giammanco. “I dati premiano una coalizione riformista e popolare che in questi cinque anni si è concentrata sugli interessi superiori della comunità, rimanendo coerente al mandato ricevuto”, commenta il dem Daniele Vella.
A Monreale confermato Alberto Arcidiacono, il primo nella storia recente a centrare la rielezione, che supera l’80% dei consensi staccando tutti gli altri candidati. Una sfida attesa, specie dopo l’addio a Fratelli d’Italia del deputato regionale Marco Intravaia: il presidente del consiglio comunale monrealese, pur di sostenere Arcidiacono, ha lasciato i meloniani che, puntando su Natale Macaluso, potrebbero restare al di sotto della soglia di sbarramento. Male anche Pd, M5s e De Luca.
A Corleone non ce la fa, invece, Nicolò Nicolosi che deve cedere il passo al meloniano ed ex assessore Walter Rà, sostenuto da quasi tutto il centrodestra. Giuseppe Minutilla viene confermato a San Mauro Castelverde, Pippo Palmeri a Roccamena, Borgetto incorona Roberto Davì e Cinisi Vera Abbate, prima donna sindaco. A Palazzo Adriano Nicolò Granà, unico candidato, viene eletto grazie al superamento del quorum, così come Piero Calogero D’Anna a Bompietro.
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Caltanissetta e Gela al ballottaggio
Vanno al ballottaggio sia Caltanissetta, unico capoluogo al voto, che Gela. Nel primo caso è certo di andare al secondo turno il candidato di centrodestra Walter Tesauro; a fargli compagnia dovrebbe essere la civica Annalisa Petitto (appoggiata anche dal Pd), tallonata dall’uscente Roberto Gambino del M5s, sostenuto anche da De Luca.
Per Gela la sfida sarà tra Grazia Consentino, di centrodestra ma con l’appoggio di Iv, e Terenziano Di Stefano di centrosinistra mentre Mazzarino elegge sindaco Mimmo Faraci.
Racalmuto, trionfa Bongiorno
Passiamo all’Agrigentino. Ad Alessandria della Rocca vittoria per una manciata di voti di Salvatore Mangione mentre Caltabellotta premia Biagio Marciante. A Campobello di Licata festeggia Vito Terrana, a Naro Melchiorre Dalacchi e a Santa Elisabetta Liborio Gaziano. A Racalmuto trionfa Calogero Bongiorno.
Nel Catanese
Ad Aci Castello brinda alla vittoria Carmelo Scandurra, a Motta Sant’Anastasia si impone Antonio Bellia mentre a Ragalna trionfa Nino Caruso. A Zafferana Etnea festeggia l’uscente Salvatore Russo.
Salemi premia Scalisi
Nel Trapanese saranno in quattro a vestire la fascia tricolore. Vito Scalisi si impone a Salemi, Michele Saitta a Salaparuta mentre a Castelvetrano ha la meglio Giovanni Lentini del centrodestra che supera i candidati del Pd, del M5s e di Libertà. A Mazara del Vallo centra la rielezione l’uscente Salvatore Quinci che batte Nicolò Cristaldi.
Pokerissimo di Laccoto
A Brolo, con quasi l’80% dei voti, vince per la quinta volta Pippo Laccoto, a Condrò si impone Giuseppe Catanese e a Falcone Carmelo Paratore. Forza d’Agrò sceglie come sindaco Bruno Miliadò mentre a Leni, per appena 16 voti, la spunta Ireneo Giardinello. Longi incorona Calogero Lazzara, a Mandanici può brindare Armando Carpo e a Oliveri Francesco Iarrera. Rometta consegna la fascia tricolore a Antonino Cirino, Spadafora a Lillo Pistone.
Unico comune del Siracusano è Pachino, dove al ballottaggio si sfideranno Barbara Fronterrè e Giuseppe Gambuzza.