CATANIA – Lo avevano già fatto presente. All’indomani della modifica dei percorsi e delle linee degli autobus, gli abitanti del quartiere avevano chiesto all’Amt e al Comune di Catania di ripensare ai percorsi. Ieri pomeriggio, alla Cgil di Librino, gli abitanti della zona hanno evidenziato gli stessi problemi e prospettato alcune proposte che saranno presentate domattina, in occasione dell’incontro del presidente dell’Azienda Metropolitana trasporti, Puccio La Rosa, chiamato dal consiglio della municipalità.Tra le problematiche evidenziate è emerso l’isolamento della popolazione librinese, in prevalenza anziana, dopo dopo l’introduzione del Librino express, linea nata per velocizzare i collegamenti da e per il centro città, e la cancellazione di alcune linee, proprio quelle che garantivano la libertà ai tanti che, non avendo l’automobile, utilizzavano l’autobus come unico mezzo di trasporto.
“Oltre tutto – spiega Sara Fagone, responsabile periferie per la Cgil e organizzatrice dell’incontro insieme a Edoardo Pagliaro, della Filt Cgil e Giovanni Cannavò, vice presidente della sesta municipalità – la nuova linea che, da definizione dovrebbe essere espressa, quindi veloce, impiega tantissimo tempo. Inoltre – prosegue – l’abolizione della altre linee ha comportato disagi alla popolazione anche per raggiungere altre zone del quartiere”. Non solo, molte sarebbero le difficoltà anche per raggiungere l’ospedale di Nesima – in linea d’aria poco distante eppure per arrivarci gli abitanti sono costretti ad andare in centro città – o i nuovi uffici dell’anagrafe, a San Leone. “Quando chiedevamo il potenziamento dei mezzi, nella piattaforma – sottolinea Fagone – non chiedevamo certo di creare più disagi, ma di aumentare linee e frequenza. Per questo – conclude – abbiamo raccolto le lamentele e i suggerimenti della popolazione, che esporremo al presidente La Rosa”.
Che, insediatosi da poco, sta prendendo le misure con le problematiche del trasporto pubblico. “Sto facendo un giro non solo delle municipalità, per comprendere quali siano i disagi e le richieste – afferma La Rosa. Stiamo lavorando per rimettere in servizio i 130 autobus e cercheremo di razionalizzare i percorsi per fare economia e migliorare l’efficienza. Il criterio – prosegue – è quello che vede, da una parte, lavorare nel breve periodo per restituire il servizio alla cittadinanza e, dall’altra, sul lungo periodo, lavorare per risanare i bilanci”.