CATANIA – Un piccolo colpo di scena nel processo a carico di Giuseppe Idonea, ex commissario dell’Amt in liquidazione, accusato di abuso d’ufficio. Il Comune di Catania non sarà parte civile nel processo. La terza sezione penale del Tribunale di Catania, presieduta dalla giudice Maria Pia Urso, ha rigettato la richiesta del legale dell’amministrazione di Palazzo degli Elefanti (avvocato professor Fabrizio Siracusano) dopo l’eccezione dei due difensori dell’imputato, gli avvocati Christian Petrina e Luca Sagneri, che hanno sollevato dubbi “sulle legittimità” della costituzione da parte dell’ente. Oltre un’ora di camera di consiglio prima della decisione e della lettura dell’ordinanza da parte della Presidente Urso. Ammessa invece la costituzione di parte civile dell’Amt in liquidazione, rappresentata dall’avvocato Mattia Serpotta.
Nel corso dell’udienza sono state affrontate alcune questioni preliminari. Il pm Agata Consoli (che ha sostituito solo oggi Fabio Regolo, titolare del procedimento) ha depositato una serie di atti e anche la lista testi composta da 25 persone. Anche i due difensori Petrina e Sagneri hanno presentato al Tribunale una copiosa produzione documantale e la lista con 12 testi. Il processo è stato rinviato al prossimo 23 novembre. Sarà un’udienza interlocutoria.
L’inchiesta della Procura fu avviata dopo la revoca dell’incarico di commissario liquidatore dell’Amt (bad company) da parte dei vertici comunali a Giuseppe Idonea. Il Comune sollevò dubbi sulla legittimità di alcuni incarichi e consulenze affidati da Idonea ad alcuni professionisti. Scelte che avrebbero procurato un “ingiusto vantaggio” ai professionisti nominati. Accuse che l’ex commissario ha sempre respinto.