Amts, Bellavia conclude il mandato: l'ipotesi per la successione

Amts, Bellavia conclude il mandato: l’ipotesi per la successione

Graziano Bonaccorsi (M5s): "Sui lavoratori clima di incertezza"

CATANIA – Arriva al capolinea il mandato di Giacomo Bellavia, amministratore unico di Amts, azienda partecipata del comune di Catania che si occupa di trasporto e sosta nell’area metropolitana.

Bellavia conclude il mandato

Al capolinea, sì. Ma nell’accezione letterale dell’espressione, perché domani incontrerà la stampa all’interno della rimessa di via Plebiscito, da dove partono e ritornano i bus 504R e 504M, le due linee che servono il centro storico, e farà il punto sull’attività svolta.

Nel 2018, Bellavia è chiamato a presiedere il cda di Amt per poi diventare amministratore unico, nell’agosto del 2021, dell’azienda nata dalla fusione con SoStare. La fine del mandato darà il via al tanto atteso spoils system all’interno delle partecipate comunali e di Pubbliservizi, azienda che fa capo alla Città Metropolitana.

Il successore in quota Mpa

Giacomo Bellavia è uomo vicino a Fratelli d’Italia. Secondo le ricostruzioni giornalistiche, al suo posto dovrebbe andare una figura gradita al Movimento per l’Autonomia. Il papabile è l’imprenditore Fabio Taccia.

A quanto pare, ci sarebbe l’intesa di massima tra il sindaco Enrico Trantino e le forze del centrodestra. Ma l’accordo riguarderebbe, al momento, la sola Amts benché le altre nomine – a partire da Multiservizi, attualmente decapitata – dovrebbero arrivare a breve.

Tuttavia, potrebbero esserci ancora dei colpi di scena. “Se non si trova la quadra su tutto, nessuno concederebbe l’Amts a Lombardo” riferisce una fonte destinata a rimanere anonima.

La preoccupazione di Bonaccorsi (M5s)

I lavoratori dell’azienda. “Con il cambio di governance, c’è l’opportunità di voltare pagina e ristabilire un dialogo costruttivo e trasparente con i dipendenti e i loro rappresentanti”.

Lo dice Graziano Bonaccorsi, capogruppo del Misto (vedi M5s) a Palazzo degli elefanti, che non nasconde la preoccupazione per gli effetti dall’annullamento del referendum sull’Accordo Integrativo Aziendale 2024-2026.

“Mentre si attendono aggiornamenti ufficiali – continua l’esponente dei cinquestelle – è necessario sottolineare che, sebbene questa volta la responsabilità diretta non ricada sulla governance di Amts in uscita, il clima di incertezza e il disorientamento generale sono il risultato di anni di gestioni aziendali discutibili, che hanno spesso lasciato i lavoratori privi di certezze e prospettive chiare”.


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