PALERMO – E’ scontro aperto tra il comune di Palermo e la Tecnis, la ditta che sta eseguendo i lavori dell’anello ferroviario e i cui cantieri ormai da settimane interessano anche via Emerico Amari. Il vicesindaco Emilio Arcuri ha infatti scritto a Rfi, che è la stazione appaltante dell’opera, per lamentare i ritardi nell’esecuzione dei lavori e chiedere un serrato controllo sull’appaltatore.
“Nonostante le prime e costanti rassicurazioni – scrive Arcuri – ancora oggi si è personalmente constata la totale assenza di maestranze e mezzi nelle aree di cantiere, debitamente ma inutilmente occupate e recintate”. Una missiva dai toni severi, inviata dal Comune che, nell’ambito dell’anello, ha solo il compito di “gestire” il traffico e le lamentele del commercianti e dei residenti che però non sono poche. “Si invita la stazione appaltante a rendicontare tempestivamente sull’attuale stato dei lavori, nonché su tutte le procedure adottate nei confronti dell’appaltatore per le contestazioni del caso”, continua la nota.
I lavori sono stati oggetti di aspre critiche dei commercianti della zona, che hanno anche avanzato la richiesta di risarcimenti. E sul punto l’amministrazione comunale rincara la dose. “Il riscontro alla presente – precisa il vicesindaco – ha carattere di estrema urgenza, anche alla luce delle continue lamentele dei cittadini per i ritardi accumulati rispetto alle previsioni dei progetto, nonché rispetto ai tempi previsti nelle ordinanze di occupazione di suolo pubblico. Qualsivoglia richiesta risarcitoria avanzata dai cittadini, correlata a ingiustificati ritardi nei lavori, non potrà che essere addebitata all’appaltatore”.
Ma non finisce qui, perché Arcuri avverte anche che le future ordinanze di occupazione del suolo pubblico dovranno essere vagliate non solo dall’ufficio Traffico, ma anche da quello alle Infrastrutture “per la verifica delle reali esigenze operative di cantiere”. Insomma, basta cambiali in bianco e chiusure senza validi motivi.
Accuse pesanti rivolte a un’azienda che, oltre a realizzare i lavori dell’anello, si sta occupando anche di quelli del collettore fognario in via Roma. “Noi stiamo operando secondo il cronoprogramma venuto fuori a seguito delle ordinanze rilasciate – replica Vincenzo Fleres, direttore tecnico della Tecnis – abbiamo programmato per fine settimana la liberatoria del Genio militare per la bonifica da ordigni bellici e confermiamo questo termine. In questi giorni abbiamo lavorato su altre aree, nella zona del porto, perché mancava l’autorizzazione allo scavo dopo la bonifica. Nella nota scritta dal Comune a Rfi ci sono cose molto discutibili, anche in funzione delle ordinanze su via Amari”. La Tecnis, in poche parole, aveva chiesto la chiusura dell’intera corsia sinistra che va da via Crispi a piazza Castelnuovo e non una chiusura per isolati, opzione preferita dal Comune per limitare i disagi alla circolazione ma che, secondo la ditta, avrebbe provocato dei ritardi.
“Finalmente il vicesindaco Emilio Arcuri ha accolto le numerose lamentele che provengono dai cittadini e in particolare dalle attività commerciali insistenti su via Emerico Amari – dice il presidente della commissione Attività produttive, Paolo Caracausi (Idv) – da quando il cantiere è partito – dice Caracausi – i lavori vanno a rilento, con la presenza di pochi addetti che operano a ritmi ridotti dopo aver recintato tutte le attività esistenti che stanno accusando un calo nelle vendite di oltre il 70%. Ci auguriamo che l’intervento dell’amministrazione attiva possa comportare un’inversione di tendenza e che i lavori, se devono essere eseguiti, possano procedere più celermente, limitando i danni ai commercianti e all’intera città”.