Annunci e critiche, D’Agata: | “Presto nuovo Piano del Traffico” - Live Sicilia

Annunci e critiche, D’Agata: | “Presto nuovo Piano del Traffico”

Ieri sera, si è discusso di viabilità. L'intervento dell'assessore e l'attacco di Confcommercio: “Questa città è come un gambero che torna indietro”.

L'assemblea di Cittainsieme
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CATANIA. Un sistema di “Viabilità sostenibile” per una città che sia più intelligente nel rispetto dell’ambiente, è un desiderio comune, ma i dati al momento dicono tutt’altro. 72 automobili ogni 100 abitanti con un conseguente costo di congestione che ammonterebbe intorno ai 60 milioni di euro per anno, senza contare poi l’alta percentuale di emissione di Co2. L’auto, dunque, è ancora il principale mezzo di spostamento dei catanesi. Complice sarebbe anche l’inefficiente sistema di trasporto pubblico. Il Piano generale del traffico urbano, ereditato dalla giunta dell’ex sindaco Stancanelli, è l’articolato strumento che in tal senso dovrebbe rivoluzionare il sistema dei trasporti pubblici, ma attualmente a che punto siamo? A porre l’interrogativo è stata l’associazione CittàInsieme, che ieri sera ha organizzato una seconda assemblea sul tema. Tra gli intervenuti Rosario D’Agata, assessore alla Mobilità; Filippa Adornetto, Mobility Manager del Comune di Catania; Dario Pistorio, Vice Presidente di Confcommercio Catania e molti cittadini.

A sorpresa arriva subito un primo annuncio: l’attuale giunta presto procederà con l’annullamento del PGTU al fine di proporne uno nuovo. “ Fra qualche settimana – spiega D’Agata a LiveSiciliaCT – scadrà il Piano e ne sottoporremo uno nuovo al Consiglio comunale. Si baserà su alcune linee guida: innanzitutto incoraggiare l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere il centro storico. Questo sarà possibile grazie alla completa realizzazione dei parcheggi scambiatori, che in totale saranno cinque. Poi – prosegue l’assessore – la realizzazione delle piste ciclabili, isole pedonali e le aree ZTL. Grosso modo è il crocevia di programma che seguiremo. Accanto a questo, però, dovrà anche esserci – sottolinea – la consapevolezza da parte dell’intera cittadinanza di voler accettare queste innovazioni . Noi attraverso una costante interlocuzione con le associazioni e quartieri cercheremo di ben informare la città – ribadisce – sui benefici derivanti da questi cambiamenti”.

Al momento tra i progetti eseguiti la linea su gomma BRT 1 e il parcheggio Due Obelischi. A breve-medio termine è prevista la realizzazione della Pista ciclabile che collegherà Stesicoro/LiCuti e il Car-Sharing. A brevissimo termine sarebbe, invece, la consegna del parcheggio Fontanarossa. Relativamente a quest’ultimo l’assessore D’Agata annuncia ancora: “Presto – afferma – attiveremo la linea BRT che collegherà Librino con il centro della città. Una linea veloce è indispensabile per agevolare gli abitanti delle periferie negli spostamenti. Questa nuova linea si appoggerà proprio sul parcheggio Fontanarossa. Inoltre – aggiunge ancora – per tutti coloro i quali sono in possesso di auto elettriche o ibride il parcheggio delle auto blu sarà gratuito”

Ma decisamente critico è stato invece l’intervento di Dario Pistorio, Vice Presidente Confcommercio Catania . “Se l’amministrazione – afferma Pistorio – continua mettendo dei paletti in questa città si risolverà ben poco. Che fine ha fatto, mi chiedo , il progetto Waterfront? I parcheggi interni? Sappiamo bene tutti quanto, al momento, la congestione del traffico unita alla mancanza di parcheggi penalizzino enormemente i commercianti. E la messa in sicurezza del lungo mare? – domanda ancora il Vice Presidente Confcommercio – Prima di festeggiare l’iniziativa Lungomare liberato, – precisa Pistorio – credo che ci si debba preoccupare di metterlo in sicurezza. Questa città dovrebbe investire di più e guardare nella direzione della vera crescita, soprattutto in termini economici, ma a quanto pare – conclude lapidario – sembra solo un gambero che torna indietro”.

Tra i presenti, Filippa Adornetto, la Mobility Manager del Comune etneo. Una figura poco conosciuta, ma in realtà fondamentale sul piano della mobilità sostenibile. Il decreto Ronchi, infatti, prevede che tutte le aziende con più di duecento dipendenti debbano dotarsi di un Mobility Manager che si occupi di razionalizzare, pianificare e organizzare gli spostamenti casa-lavoro dei lavoratori. “E’ un compito abbastanza arduo, – afferma Adornetto –– perché l’intento è quello di far cambiare le abitudini di tutti noi, incoraggiando i lavoratori ad utilizzare mezzi più eco-compatibili (come bicicletta o in generale pubblici) anziché il proprio per recarsi al lavoro”. Il Mobile manager per pianificare gli spostamenti elabora un documento redatto sulla base dei dati raccolti da un questionario sottoposto ai lavoratori. “ Il questionario – aggiunge – serve a conoscere quelle che sono le normali abitudini dei dipendenti negli spostamenti casa-lavoro. Al momento sono venti le aziende catanesi, fra cui ST, Pfizer e 3SUN, AMT, FCE, dotatesi della figura del Mobile Manager aziendale”. Ma le attività del Mobile Manager non finiscono qui. “Stiamo anche – prosegue – portando avanti delle misure di persuasione e concessione. Le prime servono ad incoraggiare le giovani generazioni ad utilizzare i mezzi pubblici. Per farlo distribuiamo – dice – un documento nelle scuole insieme ad un DVD al fine di rendere i ragazzi consapevoli dei benefici derivanti da una mobilità sostenibile e metterli in guardi dai rischi legati ad una mala gestione della viabilità. Tra le misure di concessione invece, per esempio verrà prorogato il finanziamento per agevolare i residenti di Catania – conclude Adornetto – ad acquistare mezzi elettrici come la bicicletta”.

Tra i presenti, infine, anche Amedeo Paladino, del movimento #SalvaCiclisti. “Il nostro movimento – ha detto – insieme alle varie associazioni è riuscito ad ottenere il Lungomare Liberato, è stato un importante traguardo. A seguito della nostra iniziativa anche altri comuni d’Italia hanno sposato la nostra idea. Ma a Catania ancora sono molte le cose da fare, vorremmo una città che sia davvero a misura d’uomo e che rispetti – conclude Paladino – l’ambiente”.


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