Antimafia, due francobolli | Il ricordo di Impastato e Puglisi - Live Sicilia

Antimafia, due francobolli | Il ricordo di Impastato e Puglisi

La presentazione alle Poste.

PALERMO- Il ministero dello Sviluppo Economico  ha emesso due francobolli dedicati a Peppino Impastato e don Pino Puglisi. Stamattina, presso il palazzo delle Poste a Palermo è avvenuta la presentazione. I due francobolli ordinari appartenenti alla serie telematica “il senso civico” commemorano Peppino Impastato e Giuseppe Puglisi nel quarantesimo anniversario dal sacrificio del primo e nel venticinquesimo del martirio del secondo. Sul bollo dedicato a Impastato viene riportata una sua citazione: “L’informazione è resistere, resistere è preparare le basi del cambiamento” accanto il ritratto più famoso di Peppino e sullo sfondo una banda con scritto “Radio Aut”.

Sul francobollo intestato al parroco di Brancaccio, accanto alla sua immagine, invece, la frase: “Non ho paura delle parole dei violenti ma del silenzio degli onesti” e sullo sfondo un gruppo di bambini. Fabio Gregori responsabile alla filatelia delle Poste italiane commenta l’emissione: “È lo Stato che attraverso il ministero stampa i francobolli e con questo atto lo Stato compie un’attività di riconoscenza a coloro la cui effige i francobolli riproducono. In questo caso lo Stato riconosce l’attività di comunicazione di Impastato e l’attività di educazione di Puglisi contro la mafia. È un modo per fare cultura, per narrare la storia di questi uomini e dell’Italia nel mondo. Più che in altre occasioni è un’occasione per comunicare emozioni. Le Poste italiane distribuendo i francobolli diffondono la riconoscenza dello Stato italiano verso questi uomini”.

Alla presentazione sono intervenuti il fratello di don Pino Puglisi, Giovanni Puglisi e la nipote di Peppino Impastato, Luisa. Il primo ha ricordato la semplicità e l’ironia del fratello che quando diventò il parroco di Brancaccio disse: “Sono diventato parroco del Papa (ndr. riferendosi a Michele Greco) – e ha continuato – chissà cosa direbbe vedendo il suo volto su un francobollo”. Luisa Impastato ha tenuto a ricordare, oltre allo zio, l’impegno della nonna Felicia: “Mia nonna ha scardinato il clichè che voleva la donna chiusa nel silenzio del proprio lutto e ha trasformato il proprio dolore in forza per lottare”.

All’incontro hanno anche preso parte il direttore della sede centrale delle Poste Lucia Buonomo, il responsabile dell’area territoriale Sicilia, Antonino Foti, l’assessore regionale Totò Cordaro, il viacario episcopale Don Leoluca Pasqua, l’assessore comunale di Palermo Giuseppe Mattina, il sindaco del Comune di Cinisi Gianni Palazzolo, il prefetto di Palermo Antonella De Miro, Maurizio Artale del centro “Padre Nostro” e un rappresentante del centro studi Peppino Impastato.

 

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