CATANIA – Domani saranno trentanove anni dalla morte di Giuseppe Fava. Il cronista e scrittore, fondatore del mensile “I Siciliani”, fu assassinato dalla mafia la sera del 5 gennaio 1984, davanti all’ingresso del teatro Stabile di Catania. Con le sue inchieste, Fava riuscì a disvelare oscuri intrecci politico-mafiosi, denunciando con coraggio il malaffare, e pagando con la vita il suo impegno civile e professionale.
Per il delitto sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo il capomafia catanese Benedetto Santapaola e l’esponente dello stesso clan Aldo Ercolano. Ma non tutto è stato chiarito sul perché Cosa Nostra si è armata per metterlo definitivamente a tacere. Nella ricorrenza dell’anniversario, su iniziativa della Fondazione Giuseppe Fava, il giornalista e scrittore siciliano verrà ricordato con l’assegnazione del Premio Nazionale Giornalistico a lui intitolato “Nient’altro che la verità. Scritture e immagini contro le mafie”.
Il programma della giornata
Alle ore 18.30 al Centro Culturale ZO, in piazzale Rocco Chinnici 6, a Catania, si terrà un dibattito, moderato da Mario Barresi, dal titolo “La meglio gioventù”. Intervengono Claudio Fava, Miki Gambino e Riccardo Orioles.
E come ogni anno, “I Siciliani giovani”, decidono di ricordare Giuseppe Fava, nella data della sua uccisione da parte della mafia, il 5 gennaio, lavorando. “Noi proviamo a continuare il suo lavoro anche il 5 gennaio”, si legge sul loro sito, che riporta gli appuntamenti della giornata.
Alle ore 10, presso il Giardino di Scidà, bene confiscato alla mafia, in via Randazzo 27, a Catania, si terrà l’assemblea annuale dei Siciliani giovani e verrà consegnato a Salvatore Resca il premio Siciliani giovani.
Alle ore 16 si terrà un corteo cittadino con partenza da Piazza Roma e arrivo presso via Fava, nel luogo dove fu ucciso il fondatore dei Siciliani. Ed alle ore 18,30 presso il Centro Culturale ZO, in piazzale Rocco Chinnici 6, si terrà il Premio Fava organizzato dalla Fondazione Giuseppe Fava.