Appello del Wwf alla Regione |"Pugno duro contro i piromani"

Appello del Wwf alla Regione |”Pugno duro contro i piromani”

Commenti

    Come già scritto, concordo con l’ASSOLUTA E NON RIMANDABILE necessità di vigilare e punire questi indegni e squallidi criminali che ogni anno arrecano alla nostra comunità un danno incalcolabile e irrecuperabile in termini economici, ecologici, turistici e soprattutto un pregiudizio gravissimo alla lotta all’inquinamento.
    Le nostre amministrazioni locali, comunali e regionali ci fanno assistere PASSIVAMENTE a questi scempi che si ripetono ogni anno. E’ ora di dire BASTA!
    Vanno assegnati personale e mezzi per vigilare ormai per la tutela di quel poco patrimonio boschivo rimasto, cercando di assicurare questi maledetti criminali alla Giustizia con pene che dovrebbero essere certe e sicuramente durissime e rigorose.
    La nostra unica arma come cittadini è la sola INDIGNAZIONE, che se condivisa da tutti potrà tentare di muovere non di certo le coscienze a obbligare le amministrazioni a muoversi!

    Ecco gli emeriti forestali!

    si continua a dire che il Covid-19 avrebbe cambiato l’umanità… di certo non ha cambiato il dna dei “bastardi” incendiari.

    Cosa c’entrano i forestali….o gli Agenti del Corpo Forestale….perchè non ho capito a chi intende !!

    I piromani sono da perseguire e combattere come i mafiosi.Senza PIETA’. Purtroppo in questa magnifica terra abbiamo un immenso disinteresse ………..

    Ogni anno la stessa storia…ma che hanno fatto ?assumere migliaia di forestali per fini elettorali per? Vedere bruciare ogni anno ettari ed ettari di verde.. chi vigila?chi fa prevenzione? Chi ci mangia?chi ferma e come fa pagare i bastardi piromani

    GIAMMARIA probabilmente si riferisce agli operai forestali, che pensa stiano nei boschi tutto l’anno, caro sig. GIOVA ancora le fasce degli operai FORESTALI come le chiama lei non hanno effettuato neanche 1 giorno, IG: GIAMMARIA se poi si riferisce agli AGENTI DEL CORPO FORESTALE ancora peggio sono 4 gatti

    Pene severe e certe. Prevenzione e controllo

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

Peccato che il 95% dei siciliani che tornano dal nord per le festività natalizie già il biglietto aereo (carissimo!!!) l'avevano comprato, non potendo aspettare i comodi della Regione Siciliana e rischiando di non riuscire ad acquistare il biglietto del treno partecipando ad una sorta di click day. Iniziativa deplorevole e iniqua!

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