SIRACUSA – A Messina, il nuovo sindaco si e’ insediato mercoledi. Giovedi debutto ufficiale per il neo primo cittadino di Ragusa. A Siracusa, l’appena eletto Giancarlo Garozzo e’ in ferie.
Detta cosi’, la storia si presta a sorrisi e facili ironie. Che, in effetti, in citta’ hanno preso a girare. Per non parlare, poi, dei social network. Facezie piu’ che vere e proprie polemiche politiche. Tant’e’ che le principali segreterie cittadine non hanno commenti sulla vicenda.
Fatto sta che Siracusa avra’ ufficialmente un nuovo sindaco mercoledi 3 luglio. In quella data, si insedieranno Garozzo ed i suoi assessori designati. Giunta giovane e snella per avviare – come da programma – la stagione del fare. Dalla vittoria elettorale di lunedi scorso all’insediamento saranno pero’ trascorsi quasi dieci giorni. Che si vanno a sommare ai sei mesi scarsi di commissariamento, da quando – era il 31 dicembre – si dimise Roberto Visentin.
E chi oggi critica la decisione di Garozzo muove proprio questa obiezione: la citta’ poteva permettersi una ulteriore settimana di stand-by? Anche se poi i piu’ sembrano aver poco gradito il segnale piuttosto che il gesto in se’. “Mi sembra una polemica davvero sterile”, obietta compassato Francesco Italia. Assessore designato e probabile vicesindaco, invita a guardare “la sostanza e non la forma. Non credo sarebbe stato giusto insediarsi, iniziare a maturare lo stipendio e dover comunque fisicamente staccare la spina qualche giorno per ritrovare la lucidita’ necessaria. Siracusa non sta bene e rimetterla in carreggiata richiede una forza ed una chiarezza di obiettivi che mal si conciliano con i postumi di una campagna elettorale molto fisica”.
Ufficialmente, Giancarlo Garozzo si e’ preso qualche giorno di relax perché provato al termine di una lunga stagione elettorale, iniziata per lui con le primarie del Pd. Prezioso tempo da trascorrere in famiglia, per ricaricare le batterie prima di lanciarsi in una stagione amministrativa calda, che dovra’ fornire risposte alle istanze, tante, degli ultimi mesi. I problemi non mancano: occupazione, lavori pubblici, servizi sociali, trasporti e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
La decisione delle ferie post elezione e’ stata resa pubblica con un comunicato inviato alle redazioni nella prima meta’ della scorsa settimana. E quella comunicazione avrebbe persino colto di sorpresa Palazzo Vermexio, sede del municipio. Pare che gia’ mercoledi scorso, o al piu’ tardi giovedi, si sarebbe potuto procedere all’insediamento con il placet dell’ufficio elettorale centrale e la necessaria proclamazione. Ma la macchina comunale ha dovuto giocoforza rallentare, mentre il commissario straordinario Giacchetti traslocava da piazza Duomo al palazzo della Provincia Regionale.
Esisterebbe anche una lettura politica di questo temporeggiamento. Non e’ del tutto da escludere che Garozzo stia da subito concordando piani di lavoro a tappe forzate con i suoi assessori cosi’ come e’ anche possibile che sottotraccia si stiano posizionando le tessere di quel mosaico politico che la scelta di non ricorrere ufficialmente ad apparentamenti rende, pero’, oggi necessario. E se Garozzo sembra quasi stupito delle polemiche nate in queste ore, Siracusa si prepara pigramente a vivere la sua nuova stagione amministrativa a guida Pd, dopo quindici anni a destra.